Polverosi sul CorSport: "Fiorentina-Inter si gioca sulle fasce, Inzaghi ha un obiettivo"
Nel suo editoriale per Il Corriere dello Sport, Alberto Polverosi analizza così Inter-Fiorentina: "L’Inter ha colpito con e per il suo calcio semplice, ma anche bello ed efficace. In passato era specialista a crearsi dei problemi, col Monza e a Cagliari non è successo. Si è liberata di due squadre di qualità inferiore con facilità, piegandone la resistenza sul piano fisico, atletico e tecnico. Palleggio per attaccare e poi, una volta in vantaggio, palleggio per difendersi. Il mercato poteva aiutare di più Inzaghi in attacco, dove ha perso Lukaku, Dzeko e Correa e li ha sostituiti con due over 34, Arnautovic e Sanchez, oltre a Thuram. E’ stato aiutato, invece, a centrocampo dove Frattesi e Klaassen alzeranno il livello, così come accadrà per le fasce con Cuadrado e Carlos Augusto. E’ proprio sugli esterni che si può immaginare lo sviluppo di Inter-Fiorentina. Brekalo, Sottil, Kouame e Gonzalez, che è un’ala per modo di dire, è il quartetto di Italiano, Dumfries, Dimarco, Cuadrado e Carlos Augusto quello di Inzaghi. Che dovrà stare attento ai movimenti di Gonzalez, oltre che alla sua strepitosa condizione. Se nel calcio esiste (ed è venuto a noia) il falso nueve, con Gonzalez esiste anche il falso siete. E’ un giocatore che cerca una posizione sempre diversa. Toccherà a Bastoni, più che a Dimarco, prevederne gli spostamenti.
Gonzalez ha il 10 sulle spalle, come il suo connazionale Lautaro Martinez. Nessuno dei due è un 10 vero, ma tutt’e due onorano quella maglia con la statura tecnica che li contraddistingue. Lautaro sarà il vero problema di Italiano e di una difesa che finora, amichevoli (di un certo spessore) comprese, ha sempre preso gol tranne che giovedì scorso contro il Rapid Vienna. E’ l’unico settore che la Fiorentina non ha rafforzato. Ceduto Igor, lo ha sostituito con Yerry Mina, in campo appena 7 volte nell’ultima Premier con l’Everton. Sta crescendo Ranieri, però là dietro serviva un giocatore in più. Per i viola sarà la quinta partita negli ultimi quindici giorni, attraversati da momenti di calcio fatto bene e a tratti benissimo (90' a Marassi col Genoa, 45' a Vienna, 45' col Lecce, altri 60' in casa col Rapid) e da cali che in questo periodo, con tanti impegni che si accavallano, si possono anche comprendere. L’Inter no, l’Inter ha cominciato con una marcia regolare da grande squadra, la stessa marcia del Milan che fretta. Dopo la sosta c’è il derby, arrivarci alla pari è l’obiettivo di Inzaghi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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