Perinetti su Dybala: "Roma brava a inserirsi nel momento opportuno"
Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Giorgio Perinetti, scopritore di Paulo Dybala ai tempi del Palermo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Come ha scoperto Paulo Dybala nel 2012?
"Bisogna rendere merito alla società di allora, specialmente nei confronti di una persona che non c'è più, il presidente Zamparini. Io arrivai a Palermo definendo e chiudendo la trattativa, spendemmo molti soldi per un 18enne che aveva giocato solo in Argentina. Sembrava un'operazione azzardata, invece la prova del campo ci premiò. Quando giunse in Italia, Dybala si doveva ancora formare fisicamente, poi dopo un anno di adattamento cominciò a fare quelle cose che conosciamo benissim".
Gli fece bene mangiare un po' di pane duro quell'anno in Serie B?
"Lui arrivò da noi in un'annata molto particolare, retrocedemmo nel 2013. La stagione successiva fece la preparazione con Gattuso, poi ebbe un infortunio. Nello stesso campionato tesserammo Vazquez e lì Paulo con Franco fece un girone di ritorno importante, esplodendo poi definitivamente il primo anno in Serie A".
Qual è la vera fragilità di Dybala?
"Lui subisce attenzioni particolari degli avversari, ma non è particolarmente predisposto ad infortuni. Con una buona preparazione, una gestione oculata non credo avrà problemi, ma con Mourinho in panchina Paulo farà una stagione straordinaria".
Com'è nato secondo lei l'acquisto di Dybala della Roma?
"I giallorossi sono stati bravi ad inserirsi nel momento opportuno, hanno aspettato l'attimo per chiudere la trattativa con grande discrezione. La proprietà della Roma parla poco, ma finora ha lavorato benissimo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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