Marotta: "La Superlega un grido d'allarme, in Italia non c'è cultura della sconfitta"
Oltre a fare un punto sullo stato del calcio attuale, Beppe Marotta è tornato pure sul capitolo Superlega. "Non è un altro che un grido di allarme - le parole dell'ad nerazzurro raccolte da 'Tmw' in occasione della presentazione del collega Bellinazzo -. I modelli diversi dalla Premier sono in difficoltà, fatta eccezione per quello tedesco che ha delle regole molto particolari quanto alla proprietà: nel territorio c'è un connubio forte tra popolazione e società di calcio. Sono fenomeni che reggono ancora, mentre Italia, Spagna e Francia sono in grande difficoltà. Tutto ruota intorno allo spettacolo: se è scadente non lo si va a vedere. Dobbiamo cercare sostenibilità e un modello organizzativo in cui possono esserci anche degli investimenti stranieri, che sono necessari. Ma se i fondi arrivano è perché portano cassa: vuol dire che noi oggi non ne abbiamo".
"I successi di Milan e Napoli dimostrano che si può coniugare l'equilibrio economico e quello sportivo? Questo fa parte di un processo culturale, al quale non siamo pronti. Non abbiamo la cultura della sconfitta: per noi è un dramma, all'estero non è così. Non a caso in Italia hanno vinto negli ultimi anni le squadre coi fatturati più alti" ha concluso Marotta.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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