L'Inzaghi mai visto: Simone scatenato col popolo nerazzurro ai suoi piedi

L'Inzaghi mai visto: Simone scatenato col popolo nerazzurro ai suoi piediTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 29 aprile 2024, 13:53News
di Adele Nuara

E alla fine anche Simone Inzaghi si è lasciato andare alla festa. Lo scudetto perso due anni fa gli era andato di traverso e con lavoro e dedizione ha conquistato quello dei record della seconda stella che ne cambia davvero lo status alla fine di un percorso che ha attraversato momenti difficili. "Ieri Inzaghi nel dopo gara ha lasciato i microfoni al vice Massimiliano Farris non per il classico mal di gola ma per dare merito al suo staff. I riflettori però sono finiti comunque su di lui. Che già durante la gara è stato protagonista di un episodio emblematico. Durante il primo tempo la Curva ha intonato il coro «Salta con noi, Simone Inzaghi», lui ha ringraziato ma fatto segno con la mano che non era cosa. Poi, su pressione dei capipopolo Dimarco e Arnautovic, si è lasciato andare a tre balzelli furtivi per la gioia del Meazza", scrive La Gazzetta dello Sport.

Il tecnico piacentino, sollecitato dai suoi ragazzi, non si è di certo trattenuto sia a San Siro che durante la parata con migliaia di tifosi al seguito: "Prima Pavard lo cerca per rovesciargli in testa una bottiglietta d’acqua e lui non ha più lo scatto di una volta per smarcarsi in tempo. Così come quando lo scatenato Arnautovic lo blocca e invoca l’aiuto dei compagni per portare in trionfo l’allenatore, lui si rassegna a farsi lanciare in aria nel giubilo generale. L’argine è rotto, Inzaghi anche sul pullman che a passo d’uomo fende la marea in festa si lascia andare definitamente. Indossata come tutti la maglietta celebrativa, sta seduto a cavalcioni della ringhiera, saluta la folla e canta a squarciagola. Dumfries è tarantolato e indossa una maschera con la faccia dell’allenatore, Simone lo abbraccia, ride a crepapelle e poi si traveste da se stesso", prosegue la rosea.

Inzaghi, scatenato, riprende ogni istante della festa col suo telefonino cantando tutti i cori insieme ai tifosi prima di arrivare in piazza Duomo col suo popolo ai piedi. Adesso lo attende il rinnovo di contratto fino al 2027 e un potere manageriale accresciuto.