Oggi, domani, mercato e rifinanziamenti: non ci si annoia mai

Oggi, domani, mercato e rifinanziamenti: non ci si annoia maiTUTTOmercatoWEB.com
domenica 12 maggio 2024, 21:25Editoriale
di Gabriele Borzillo

Spesso si parla, qualche volta pure sparla - non ragioniam di lor ma guarda e passa (cit.) – di Inter: perché sembra che non possano trascorrere 24 ore senza che qualcuno non nomini o scriva, dipende dalle circostanze, la parola Inter. Quasi un’ossessione che d’accordo, Simone e i suoi giovanotti hanno dominato in lungo e in largo il campionato nostrano, un viaggio clamoroso dal quale vorrei non tornare mai: però, a una certa, anche basta, anche che noia che barba che barba che noia. L’Inter vince la seconda stella ma incombe l’ombra del prestito da restituire: per malissimo che vada si finirà nelle grinfie di un fondo statunitense che gestisce quasi 200 miliardi di dollari e il cui 62% circa (così ho letto) è proprietà di Brookfield Asset Management il quale, a sua volta, gestisce poco più di 900 miliardi di dollari fatturando un centinaio di miliardi l’anno, milione più milione meno. Insomma, una finaccia. Poi intendiamoci: a me, problema personale, l’idea di passare sotto l’egida di un fondo non esalta, per niente proprio. Comunque attendiamo prima di chiacchierare, da qui al 20 maggio manca pochissimo ma potrebbe mancare tantissimo: situazione in evoluzione, attendiamo fiduciosi.

L’Inter vince a Frosinone con una manita che, siamo onesti, non rappresenta quanto visto sul campo. Poi, se affronti i nerazzurri lasciando spazi e praterie per le ripartenze interiste beh, non è che tu possa aspettarti nulla di diverso. Perché a Reggio Emilia, per assurdo, l’Inter non è che abbia giocato tanto diversamente o, per chi la partita non l’ha vista, nemmeno gli highlights aggiungo, peggio, se si può parlare di peggio quando vinci tanto assai a zero. Lì gli avversari avevano deciso di chiudersi in trenta metri aspettando il fischio finale con la speranza, non vana infine, del golletto per poi tornare nel fortino a difendere tutto il difendibile: se non si guardano le partite con attenzione meglio evitare di esprimere giudizi non aderenti al reale sviluppo dei fatti, è un concetto basilare.

Frosinone un paio di interrogativi, quelli che possono accendere discussioni interessanti e non il solito inutile niente, li ha lasciati: Bisseck, ad esempio, è pronto o meno per una maglia da titolare, magari con Pavard nel mezzo e Bastoni a sinistra? Roba che mi piace tanto, ammetto. E Cuadrado, sicuri di volerlo far fuori senza manco prova d’appello? Lo scrivo perché in Ciociaria la squadra, quando il colombiano è entrato in campo, lo ha cercato con assiduità, facendolo partecipare costantemente alla manovra. Ultimo, so di suscitare qualche risentimento ma non importa: altrettanto certi di volerci liberare da Marco Arnautovic? Il quale, lo ammetto, non ha fatto bene, eufemismo: ma che potrebbe tornare parecchio utile la prossima stagione. E il mercato? Quello lo conosciamo già tutti: due innesti di qualità superiore, un paio di colpi tra cui, pensiero mio, uno inatteso. È il marchio di fabbrica del trio Marotta-Ausilio-Baccin.

Alla prossima, Campioni d’Italia.

Avanti l’Effecì.