Gregucci predica calma: "Critiche all'Inter? Con il rigore di Calha parleremmo di altro"

Gregucci predica calma: "Critiche all'Inter? Con il rigore di Calha parleremmo di altro"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
giovedì 14 novembre 2024, 20:51News
di Daniele Najjar

L'allenatore Angelo Gregucci, che da poco ha terminato la sua esperienza al fianco di Roberto Mancini in Arabia Saudita, ha rilasciato un'intervista a Sportitalia nella quale ha parlato della Serie A e dell'Inter: "Ci sono dei progetti interessanti in Serie A. La Juve per esempio è nella fase embrionale di un nuovo corso. L'Atalanta è nel consolidamento, penso che anche in Champions sarà dura per tutti incontrare la squadra di Gasperini".

Sull'Inter: "Il giudizio va sospeso. E' nettamente la squadra favorita per quello che ha fatto vedere: l'anno scorso ha monopolizzato il campionato, in Champions è arrivata in finale solo due anni fa. E' chiamata sempre a fare meglio, ma non è facile. L'asticella l'ha alzata 2-3 anni fa e ora la difficoltà è mantenere quel livello per tutto l'anno. Ora ci troviamo a parlare delle difficoltà per un'azione andata male: il rigore di un giocatore come Calhanoglu che non aveva mai sbagliato dagli 11 metri. Se avesse segnato parleremmo di nuovo della capolista".

Invece rimane tutto aperto con il Napoli che può ancora dire la sua.

"Il Napoli avvia anch'esso un nuovo corso, ma con condottiero come Conte che mantiene sempre la barra dritta. Con la settimana intera per preparare le partite, è uno dei migliori in circolazione. Senza le coppe di mezzo, è un avversario pericoloso per lo Scudetto. Se vuoi vincerlo, devi fare i conti con loro: Conte non è ripartito proprio da zero, ma ha resettato tutto dopo la depressione dell'anno scorso".

2 squadre in 6 punti in vetta: questa Serie A le sta piacendo?

"Il campionato italiano si dimostra ancora competitivo, ma personalmente cerco di guardare soprattutto se ci sono proposte nuove o interessanti. Una cosa mi ha stupito tanto, in negativo, in Arabia Saudita".

Cosa?

"In giro per il mondo non è più come negli anni '90, quando le nostre partite venivano seguite ovunque. E lo dico perché non riuscivo a vedere le partite né sui canali del Qatar, né in quelli arabi. E invece ho visto il Lille, il Brest, che pure sta facendo benissimo in Champions League. Con tutto il rispetto, è una cosa che mi ha fatto male. L'Inghilterra è vista ovunque, il Real Madrid così come il Barcellona o il Bayern Monaco sono viste ovunque per definizione, mi rifugiavo in questa risposta, dentro di me. Ma realizzare che vedere anche match non di cartello della Ligue 1 fosse molto più facile che la Serie A... ero lì a girare i tanti canali sportivi, senza successo".

Perché secondo lei?

"Sarei curioso di capirlo anche io. Per sapere se siamo noi che chiediamo troppo, come costi, oppure se proprio non valiamo più tanto come prodotto commerciale. Non penso che una partita del nostro campionato valga di meno della Ligue 1. Mi dispiace".