Colonnese: "Acerbi bisogna tenerselo stretto, Akanji forte e strutturato. Sempre uno dei migliori"

Francesco Colonnese, difensore tra i protagonisti del trionfo dell’Inter nella Coppa Uefa 1997/98 e tra coloro che portarono nel 1993 la Cremonese in Serie A, centrando poi la salvezza nell’annata successiva, ha rilasciato un'intervista a TuttoSport in merito alla partita di questo pomeriggio alle 18.00. Le sue parole:
L’Inter ora sembra essere tornata a marciare a ritmi da scudetto…
"Stanno giocando bene e ho notato che si è creata una forte unione di gruppo. Vedo lo spogliatoio contento di Chivu, con tutti i giocatori che mi sembrano molto più coinvolti nel progetto. Cristian sta facendo maggior turnover, dando spazio un po’ a tutti e facendo sentire ogni elemento protagonista".
In difesa Akanji si è imposto subito da titolarissimo. Se lo aspettava?
"Ero sicuro del valore dello svizzero; perciò non sono affatto sorpreso del suo avvio brillante. Anzi, le dico di più: l’Inter ci ha guadagnato dal cambio con Pavard. L’addio del francese tra l’altro non si è neanche notato; mentre Akanji ha dato maggior solidità e temperamento al reparto difensivo. Lo vedo più forte e strutturato, tanto che è sempre uno dei migliori nonostante sia arrivato a Milano l’ultimo giorno di mercato. In più l’ex City ha ottimi piedi e sa accompagnare l’azione dalle retrovie: caratteristica questa che mancava al suo predecessore".
Passano gli anni, ma Acerbi è come un buon vino: più invecchia più migliora…
"Sono d’accordo. Francesco dietro resta un totem, nonché uno dei leader della squadra. Bisogna tenerselo stretto, al di là della questione anagrafica. Quando gioca bene Acerbi, l’Inter gira al massimo. Non può essere un caso".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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