Bordon e la parata Sommer-Yamal: "Come Julio Cesar su Messi, che Inter"

L'ex portiere dell'Inter e della Nazionale Italiana, Ivano Bordon, ha commentato a TuttoMercatoWeb l'esito della semifinale che i nerazzurri hanno giocato e vinto contro il Barcellona.

Che emozioni ha vissuto?
"Enormi, è stata una partita bellissima, con molte emozioni, l'Inter ha fatto una gara incredibile. Premiata ad un minuto dalla fine dei tempi regolamentari da quel gol di Acerbi. Contro una squadra enormemente tecnica, ma con qualche limite difensivo".

Ora la finale. Con quale convinzione ci arriva l'Inter?
"Essere arrivata in finale dopo 2 anni da Istanbul dà la consapevolezza, con questo percorso, di avere la qualità di giocarsela contro chiunque". 

Chi troverà l'Inter?
"Il Psg penso che passerà, dato il vantaggio che si è assicurato all'andata, che non gioca difensivamente come il Barcellona, ma come dicevo all'Inter non deve interessare".

Sommer è uno dei più sottovalutati nel ruolo?
"Non da me, che invece dico che è uno dei migliori al mondo. La figura del portiere nel calcio è importantissima, lui sa giocare con i piedi, ma stasera ha fatto 2-3 parate che danno la chiarezza di quello che è il suo valore come esperienza e tecnica. Nei momenti decisivi posso dire che ha tappato buchi salvando l'Inter".

Le ha ricordato Julio Cesar su Messi nel 2010, quella parata nei supplementari a Yamal?
"Non saprei dire quale delle due parate sia stata più difficile. Sommer ha fatto una parata inspiegabile per il tasso di difficoltà. Oltre che saper giocare con i piedi come deve fare un portiere moderno, sa parare".

Psg o Arsenal, lei chi preferirebbe?
"Il Psg è avanti, ma Arsenal è una squadra europea, sono pericolose entrambe. Certo poi Donnarumma ha risolto situazioni difficili a Luis Enrique. L'Inter può guardare la partita di domani con serenità".

Inzaghi a livello di Herrera e Mourinho?
"Ho tanta stima di Inzaghi, ma aspettiamo la finale ed i prossimi anni per quello che può ancora fare, per scaramanzia".

Dunque lei continuerebbe a lungo con Inzaghi.
"Non vedo perché cambiare se non se ne andasse via lui, magari in caso di successo in finale. Perché il lavoro che ha fatto lo vediamo tutti".