Bonolis: "Inzaghi? Ci sono i periodi fatti a gatto nero. Finale di Champions senza riti scaramantici"

Paolo Bonolis, conduttore televisivo e noto tifoso interista, in un'intervista raccolta da Gazzetta.it ha elargito i suoi complimenti all'Inter di Simone Inzaghi, grandiosa fino a questo momento della stagione per aver centrato due trofei, una finale di Champions e la qualificazione alla prossima edizione: "Io alla stagione dell'Inter do un 8 pieno, considerando che molte delle premesse fatte su questa squadra sono state compromesse da imprevisti come gli infortuni di Brozovic e Lukaku, la vicenda Skriniar e le difficoltà del mondiale a metà stagione, che però vale un po' per tutti. Ci ritroviamo ora con una squadra che sì, non ha vinto lo scudetto, ma si è qualificata per la Champions, ha vinto la Coppa Italia ed è in finale con il City. Quest'ultima parte era assolutamente non prevedibile. Il voto è altissimo e può diventarlo ancora di più qualora accadesse l'imponderabile. Sarei felice che accadesse, ma credo che essere lì possa permettere alla società di essere orgogliosa del percorso fatto a prescindere da tutto".

Che possibilità ha l'Inter in finale?
"Lascia che sia, è ovvio che la partita si gioca. Siamo riusciti a pareggiare con la Salernitana e a perdere col Monza partite in cui abbiamo attaccato dal primo all'ultimo minuto. Nel calcio, che rende questo sport il più bello in assoluto, c'è la grandissima imprevedibilità. Non sempre vince il più forte, anche perché, se così fosse, sarebbe inutile anche giocarle le partite".

Andrà ad Istanbul?
"Sì, la guarderò senza riti scaramantici. Mi auguro che giocando con la assoluta libertà di non dover per forza vincere, riusciremo a fare anche meglio di quanto sia possibile fare".

Un nome su tutti?
"È la mente ad alveare che fa un risultato. Se tutti la pensano allo stesso modo, hai un unico giocatore fatto di 16 elementi".

Inzaghi è stato bravo a invertire la rotta...
"Non ha mai perduto la squadra. Tranne l'inizio balbettante, nel periodo in cui abbiamo perso parecchi punti, la squadra ha attaccato esattamente come nelle partite in cui li abbiamo presi tutti. Posso attaccare un allenatore nel momento in cui non mi porta a creare situazioni offensive importanti, altrimenti c'è poco da fare. Ci sono pure i periodi fatti a gatto nero, non gli si può imputare alcunché".