Arbitri in confusione? La Repubblica: "Emerge un atteggiamento fuorviante. Pressione eccessiva..."

L'ultima giornata di Serie A è stata caratterizzata dalle considerevoli polemiche - in particolare - relative alle scelte della classe arbitrale in Napoli-Pisa, match terminato 3-2 a favore dei partenopei.
L'episodio incriminato, nello specifico, è stato quello del calcio di rigore assegnato e poi revocato ai toscani per uno step-on-foot di Kevin De Bruyne ai danni di Mehdi Leris. La scelta di invertire la propria decisione, da parte dell'arbitro Valerio Crezzini, è stata dovuta alla configurazione del tocco di mano dello stesso Leris come "punibile", nonostante si fosse trattato della mano d'appoggio. Da qui le comprensibili polemiche sull'opportunità di un tale overruling, con il designatore arbitrale Gianluca Rocchi che ha chiarito in maniera definitiva quale sarebbe stata la scelta migliore: non revocare il calcio di rigore, dato che il tocco di mano non presenta gli estremi della punibilità.
L'evento di Napoli, considerato in combinato disposto con altri episodi controversi delle precedenti giornate di Serie A, ha rappresentato la base di una riflessione che si può leggere nell'edizione odierna de La Repubblica: "Dalla quarta giornata emerge un atteggiamento molto evidente e fuorviante, ascoltando gli audio della sala VAR trasmessi da Dazn: la pressione eccessiva di chi è davanti al video nei confronti di chi è invece in campo. Sembra quasi che il VAR voglia dirigere dalla tv, indirizzando le scelte del collega in campo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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