Acerbi in difficoltà su Neres. L’impatto della scelta e gli scenari futuri
Il 3-1 con cui il Napoli è uscito vittorioso dal confronto del Maradona contro l’Inter offre vari spunti di riflessione in merito allo stato di alcuni calciatori della compagine nerazzurra. Un esempio, in questo senso, è offerto dal caso di Francesco Acerbi, schierato dal primo minuto per contenere la spinta offensiva di David Neres. Il compito ascritto al difensore italiano non era dei più semplici, stante la capacità dell’attaccante olandese di svariare per tutto il fronte offensivo non dando punti di riferimento ai suoi avversari.
Una situazione resa ancora più complicata dalle circostanze del caso concreto, con Acerbi che ha ultimamente sofferto molto questo tipo di attaccanti - l’esempio della debacle contro il PSG in finale di Champions League è lampante. Non stupisce oltremodo, dunque, che il classe 1988 abbia patito le scorribande offensive di Neres, soprattutto nel secondo tempo. Più il tempo passava più Acerbi si mostrava in calo di ossigeno, mentre dall’altra parte il classe 1997 si mostrava in grado di “uscire alla distanza”.
Ecco perché una parte consistente della tifoseria nerazzurra avrebbe preferito la presenza di un difensore più rapido e meno statico, come Stefan De Vrij, per provare a trovare le giuste contromisure alla scelta tattica - rivelatasi vincente - del tecnico salentino Antonio Conte. Ora il match del Maradona appartiene inevitabilmente al passato, ma per i casi futuri non sarà minimamente da escludere la presenza dell’olandese per tentare di scombinare i piani offensivi di una rivale attenta a replicare il “precedente di Monaco”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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