Ramadani, l'ex tecnico Costantino: "Ecco perché all'Inter sarebbe protagonista"

Si avvicina sempre di più il mercato invernale per le squadre di Serie A: come sempre a gennaio è più facile vedere colpi in prospettiva o con formule più agevolate a livello economico, rispetto ai grossi investimenti. Un nome che potrebbe diventare caldo in questi termini per l'Inter è sicuramente quello di Ylber Ramadani del Lecce: il centrocampista ha ammesso apertamente che gli piacerebbe vestire la maglia nerazzurra e che la Beneamata ne sta apprezzando la crescita.
Ai microfoni de L'Interista è intervenuto in esclusiva per parlare di lui l'allenatore Giovanni Costantino - oggi allena in Romania al FC U Craiova - che lo ha avuto all'MTK Budapest in Ungheria.
Cosa ricorda di Ramadani?
"Me lo ricordo bene perché fui io a volerlo fortemente. Lui era al Vejle in Danimarca in scadenza di contratto. Quando mi è stato proposto ho parlato anche con Edi Reja che lo aveva in Nazionale in quel momento e tutti me lo hanno consigliato".
E fuori dal campo?
Un ragazzo eccezionale che si è messo a disposizione fin da subito e che è migliorato tantissimo".
Cosa la colpiva di lui?
"Io sono stato il primo a volerlo mettere come "play", giocavo con il centrocampo a 3. Lui aveva fatto solo quello a 2 in Danimarca. Lo misi lì davanti alla difesa ed aveva grande capacità di interdizione, ma doveva imparare molto per l'aspetto della regia. Devo dire che è cresciuto tanto. Più che altro per merito suo, perché ha cercato sempre di migliorare".
Come?
"Dopo gli allenamenti si fermava spesso a fare qualcosa di individuale. Questo mi aveva colpito: se vieni dalla Danimarca, arrivare in Ungheria e metterti a disposizione in quel modo non è scontato".
Ed i risultati si vedono.
"Nel momento in cui è stato presentato al Lecce in pochi scommettevano su di lui. Poi ha invece dimostrato che il campionato italiano per lui è un palcoscenico dove può assolutamente essere protagonista".
Anche all'Inter?
"Sì, anche all'Inter. Non vedo perché debba mettersi limiti. Sotto l'aspetto fisico è uno che ti dà tutto in campo, ha parametri atletici importanti in quanto a resistenza e dinamismo. Quindi anche nelle competizioni internazionali può dire la sua".
Le parla mai del desiderio di andare all'Inter?
"Di mercato parlai con lui prima che andasse in Italia e sapevo che lo volevano sia il Lecce che l'Hellas Verona. E lui scelse il Lecce. Dei nerazzurri non gli ho mai chiesto: messaggiamo ogni tanto sulle partite che fa".
È pronto per una squadra come l'Inter, secondo lei?
"È pronto perché in un sistema di gioco dinamico come quello che fa l'Inter lui ci sta benissimo. Dà equilibrio, in transizione è bravissimo a recuperare sull'uomo in maniera efficacie. Poi non da ultimo è uno che fa gruppo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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