ESCLUSIVA - Paolillo: "Dispiace per Bremer, non per Dybala. Fidiamoci di Marotta"
Nel saliscendi del mercato estivo, ci sono giorni in cui si esulta come per un gol ed altri in cui invece sembra di aver subito una sconfitta, senza essere scesi in campo. E' più o meno questa la sensazione che sembra esserci fra i tifosi nerazzurri nei giorni in cui prima Dybala e poi Bremer sono finiti fuori dai radar dell'Inter, dopo molte settimane in cui si sono rincorse insistenti voci sul loro approdo a Milano.
Ne abbiamo parlato con l'ex a.d. della Beneamata, Ernesto Paolillo.
Dott. Paolillo, in due giorni i tifosi nerazzurri hanno visto accasarsi in altre squadre Dybala e Bremer: che ne pensa?
"Onestamente per Dybala non sono tanto preoccupato: è un ottimo giocatore, ma dal rendimento abbastanza discontinuo. E noi siamo molto forti in attacco: la terza punta può costare anche meno di quanto non serebbe costato lui. Non è quella la perdita, mi dispiace di più per Bremer. Difensore bravo, giovane, che poteva diventare a lungo un giocatore importante per l'Inter".
Se Dybala era una ciliegina sulla torta, Bremer poteva essere un obiettivo più sensibile, considerando le voci di addio di Skriniar...
"Certo, però è andata così. E capisco anche la politica di Marotta, che è bravissimo sul non fare eccessi, non inseguire un giocatore a tutti i costi. Si può puntare su giocatori che costano meno senza strapparsi i capelli. Mi spiace ovviamente, perché a quei prezzi lo ritenevo un ottimo colpo, ma non dobbiamo nemmeno piangerci troppo addosso: di difensori bravi è pieno".
Sfumato Bremer, c'è nome su cui lei punterebbe per sostituire un'eventuale partenza dello slovacco?
"Non un nome, ma un profilo: punterei su un giocatore molto giovane e di prospettiva. Anche nelle giovanili dell'Inter ci sono diversi giovani interessanti, oltre che nelle altre squadre italiane. Non farei un sacrificio davvero importante, ma punterei su un prospetto di questo tipo".
Ma Skriniar non è possibile trattenerlo, secondo lei?
"Dipende solo dal bilancio: se resta e possiamo permettercelo, ben venga. Ha quel carattere da combattente, del giocatore con l'Inter nel dna. Non so se ce lo possiamo permettere, perché a giudicare da quanto si legge, non credo che ad oggi siano stati raggiunti gli obiettivi in termini economici".
L'attacco dell'Inter si può ritenere completo con Lautaro, Lukaku, Correa, Dzeko ed eventualmente un giovane?
"Parere mio, non sarà condiviso da molti, né dall'allenatore: Correa non lo considero un giocatore da Inter. Mi sarebbe piaciuto al posto suo un giovane o un altro giocatore. Per avere un rendimento come quello che ha avuto l'argentino la scorsa stagione, non serve infatti investire le cifre che l'Inter ha messo sul piatto per assicurarselo".
Lukaku quanto sposterà negli equilibri del campionato?
"Lukaku ha voluto tornare all'Inter, sta bene in questo club, con questi compagni, non vede l'ora di giocare con Lautaro Martinez. Insomma, sarà determinante, credo. E sono convinto che problema della terza punta bene o male riuscirà a farlo quadrare Marotta, alla fine, dobbiamo fidarci del suo lavoro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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