ESCLUSIVA - Eddy Veerus (Il Pagante): "Nuovo inno? Ecco cosa so. Sabato mi tremavano le mani"

Circa un anno fa, in concomitanza con la vittoria del diciannovesimo scudetto, è stata proposta a San Siro una nuova canzone dedicata all'Inter, firmata da Max Pezzali, Claudio Cecchetto e Mirko Mengozzi: "I M Inter - Yes i am". Un omaggio per la cavalcata fatta, più che un nuovo inno, precisò allora la società.
Quella non è stata però l'unica dedica che è arrivata dal mondo della musica di fede nerazzurra. In particolare, fra le diverse composizioni, è stata molto apprezzata dai tifosi ed anche dagli stessi calciatori nerazzurri (che più volte l'hanno riproposta sui propri canali social), la versione firmata da Eddy Veerus (de Il Pagante) in accoppiata con Merk & Kremont, "Noi siamo l'Inter".
Ebbene sabato sera, prima che si giocasse Inter-Roma, è stato scelto di riprodurla al "Meazza" nel corso del prepartita. Ancora non è dato sapere se sia stata una eccezione, oppure se la società abbia intenzione di darle sempre maggior risalto. La redazione de L'Interista per capirlo meglio ha contattato proprio Eddy Veerus (Edoardo Cremona), che ci ha raccontato le sue emozioni per la novità e ci ha svelato alcuni retroscena.
Cosa hai provato a sentire "Noi siamo l'Inter" cantata a San Siro?
"Quando l'ho sentita partire ho subito tirato fuori l'iPhone per immortalare il momento con un video, ma quando ho iniziato a sentire la gente cantare iniziavano a tremarmi le mani... non riuscivo a tenere il telefono fermo. Auguro a chiunque di provare sensazioni del genere almeno una volta nella vita, è qualcosa di raro ed indescrivibile per quanto bello. Dalla seconda strofa in poi ho messo via il telefono per godermi il momento senza alcun tipo di filtro, respirando l'atmosfera che mi stava regalando San Siro".
Era una cosa che sapevi, concordata, oppure è stata una sorpresa? Anche per chiederti, a quanto sai, cosa vuole fare l'Inter e se lo sentiremo sempre più spesso...
"In realtà è stata una sorpresa. Nei giorni precedenti io, Merk e Kremont abbiamo avvertito che stava scattando qualcosa riguardo quella canzone, ma solo voci di corridoio... Non so ancora quali possano essere le idee della società".
Per "convincere" l'Inter che ruolo hanno avuto tifosi e calciatori che hanno spesso usato i social per promuoverla?
"Penso fondamentale. Su Instagram e soprattutto Twitter ho gente che mi scrive ininterrottamente da un anno per quella canzone, senza neanche conoscermi per quella che è la mia carriera musicale. So anche che diversi calciatori in spogliatoio la apprezzano molto e la ascoltano prima delle partite, questo è sempre stato molto gratificante per noi".
Cercando di mantenere il giusto livello di scaramanzia: il tuo sogno è che in queste settimane la possano imparare tutti e che possa diventare il tormentone per festeggiare qualche futura vittoria?
"Ovviamente si, ma penso che soprattutto per la vittoria sarà un percorso difficilissimo fino all'ultima partita e tutt'altro che scontato. Di positivo c'è che dopo anni finalmente il finale di campionato non è scritto con largo anticipo e che noi siamo tra i candidati per il titolo finale".
Da quale calciatore dell'Inter di oggi ti senti più rappresentato?
"Da quando è arrivato all'Inter ho lo sfondo di Barella sul telefono, e l'anno scorso dopo lo scudetto ho comprato la sua maglia. Lui è sicuramente il mio "favorito", ma penso che rappresentino alla grande il concetto di interismo anche giocatori come Skriniar, Lautaro, Perisic, Bastoni e il capitano Handanovic".
E del passato?
"Se penso al passato, dico Zanetti come "copertina", ma anche a Materazzi, Julio Cesar, Milito, Cambiasso, Zamorano, Adriano, Maicon e qualcun altro".
Lautaro-Dzeko come coppia ti piace?
"E' un attacco che, statistiche alla mano, quest'anno ha già fatto tantissimi gol. Ma il fatto che quasi mai uno dei 2 abbia fornito assist vincenti all'altro la dice lunga sulla loro compatibilità. Io penso che siano due "9", e che abbiano sempre bisogno di essere affiancati da un "10", che in questo caso sarebbero Correa e Sanchez".
Dal mercato estivo hai un sogno per l'attacco?
"Per il mercato, da romantico sogno il ritorno di Lukaku e quindi della LU-LA, ma mi piace molto anche Haller dell'Ajax ed eventualmente Scamacca, anche se credo costi troppo".
Mi racconti cosa significa per te la canzone "San Siro"?
""San Siro" racconta le sensazioni che da sempre mi suscita questo luogo sacro milanese per me, e per quelli come me, che hanno imparato ad amare Inter o Milan soprattutto grazie all'atmosfera unica di questo stadio. Sin da bambini, quando a portarci era papà. Fondamentale infatti è stato raccontare ogni sfaccettatura, il mezzo con cui lo si raggiunge, metro, motorino, auto, tram, autobus.I bagarini che cercando di venderti biglietti fuori dallo stadio a prezzi spropositati, il panino con la salamella prima di entrare, la birra al baretto, fino al momento del gol della tua squadra del cuore, il momento in cui esplode lo stadio e ti manca il respiro".
Per rifarci al tuo ultimo singolo (con Piotta e Ludwig): c'è un "Supercafone" in questa Inter?!
"Senza dubbio Arturo Vidal, basta seguirlo sui social per capirne il perchè (ride, n.d.r.)".
Dopo il derby di martedì in coppa Italia, hai scritto un messaggio a Jake La Furia per prenderlo in giro?!
"(Ride, n.d.r.) No, no: ho rispetto per milanisti sportivi come lui. E poi i conti si fanno alla fine".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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