ESCLUSIVA - Bonolis: "Rinnovo Lautaro? Non mi preoccupa. Juve costruita per vincere come l'Inter"

ESCLUSIVA - Bonolis: "Rinnovo Lautaro? Non mi preoccupa. Juve costruita per vincere come l'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 8 febbraio 2024, 16:41Esclusive
di Daniele Najjar

Una settimana di rara serenità quella che sta vivendo l'Inter dopo la vittoria ottenuta in casa contro la Juventus, che ha permesso alla banda di Inzaghi di allungare a +4 sui diretti rivali. All'orizzonte c'è la difficile trasferta di Roma, ma a Lautaro e compagni è concesso di avere un livello di fiducia più alto del solito, dato il grande momento che stanno vivendo.

Il conduttore televisivo Paolo Bonolis, notoriamente tifoso nerazzurro, è intervenuto in esclusiva per la redazione de L'Interista, parlando del derby d'Italia e degli altri temi caldi legati alla Beneamata. 

Quanto vale questa vittoria?

"Tre punti. Che diventano sei, considerando che loro sono i nostri più prossimi avversari a livello di classifica. Poi mi auguro che per i ragazzi valga anche altro".

Per esempio?

"Una grossa soddisfazione, perché è una ulteriore conferma della loro condizione mentale e fisica e del fatto che formino una squadra forte. Ero a vedere la partita ed una cosa mi è balzata all'occhio immediatamente".

Quale?

"Ci sono meccanismi e movimenti collaudati, ormai si muovono tutti ad occhi chiusi. Sbagliamo molto sottoporta rispetto a quanto produciamo, è vero, ma perché facciamo anche tutto a grande velocità, dunque capita di essere imprecisi. Però è una squadra che cammina spedita".

Ora la Roma.

"Con la Roma sarà una partita complicata: ha ritrovato una sicurezza interiore con De Rossi che prima non aveva. Era chiusa, ora gioca di più. Dopo i giallorossi, andando verso la fine del campionato diventeranno tutte partite complesse. Anche le più piccole lottano allo stremo. Notavo una cosa in questa ripartenza".

Ovvero?

"La Juve nell'inizio del girone di ritorno ha avuto diverse sfide facili, dunque avrà le partite più complicate dopo. Avendo già affrontato la Fiorentina e la Juve e dovendo affrontare a breve Roma ed Atalanta dunque, mi auguro che il prosieguo possa essere meno impervio per noi nelle fasi cruciali della stagione".

Le sembra vero che un giocatore come Calhanoglu sia arrivato a parametro zero?

"Sì, è tutto vero (ride, n.d.r.). E aggiungo: è arrivato come mezzala, poi Simone è stato bravissimo ad intuirne le capacità come creatore di gioco. Fa tanto: il gioco parte da lui, si fa dare palla e soprattutto recupera anche molti palloni, caratteristica fondamentale per chi deve costruire ma agisce comunque davanti alla difesa. Tanto di cappello a lui, così come ad un altro ragazzino di 35 anni...".

Parla di Mkhitaryan?

"Proprio lui: corre come un matto e sa sempre dove stare, facendo anche strappi di 40 metri 4-5 volte a partita. Insomma, l'Inter è una squadra che ha trovato un registro importante nella professionalità degli interpreti che ha".

Nel post-partita Allegri (ma non solo) ha parlato di come l'Inter sia stata costruita da tempo per vincere e che la Juventus sia più indietro in questo percorso. E' d'accordo?

"Tutte queste squadre di alto lignaggio sono state costruire per vincere, poi c'è chi costruisce meglio in base alle opportunità che ci sono. L'Inter è stata costruita per vincere perché è un dovere societario di chi la comanda pensare ogni anno a come trionfare, da sempre. Così come il Milan e la Juve stessa che nonostante alcune difficoltà ha speso fortune importanti per alcuni giocatori".

Insomma è questione di come l'Inter abbia scelto meglio?

"La Juve si poteva assemblare meglio sicuramente. Manca un vero regista a mio parere. Locatelli è un grande giocatore, ma non ha le caratteristiche di un regista. E' come se mettessimo Calhanoglu a fare l'esterno sinistro per esempio".

Il rinnovo di Lautaro la preoccupa?

"Non credo ci sia da preoccuparsi: lui ha detto che vuole restare e questa è la cosa importante. Devono trovare il giusto abbottonamento come normale che sia. E' come quando vai a lavorare da un nuovo datore di lavoro e devi concordare le condizioni, non è che arrivi lì e dici: 'datemi quello che volete'. Ci saranno tante voci da considerare, è tutto più complesso, ma secondo me è questione di tempo perché trovino un accordo magari per altri 3 anni".

La sua stagione è da incorniciare fino a qui.

"Sì, e dato che sta vivendo un momento d'oro leggo che è stato poco incisivo contro la Juventus. È stato super incisivo, altro che. Ha lottato, è venuto incontro, ha liberato spazi, ha giocato. Era marcato da un super difensore come Bremer, mica c'ero io a fermarlo. E non ha fatto gol, ma insomma: in Serie A è a 19 reti in 20 partite. Sembra che qualcuno aspetti sempre l'occasione buona per lamentarsi di qualcosa".