ESCLUSIVA - Barros Schelotto: "Lautaro meglio di Haaland. Lo chiesi al Boca, scelse l'Inter"

ESCLUSIVA - Barros Schelotto: "Lautaro meglio di Haaland. Lo chiesi al Boca, scelse l'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 23 novembre 2023, 20:11Esclusive
di Daniele Najjar

Serata di fuoco per l'Argentina, quella vissuta nella notte italiana fra martedì e mercoledì: non poteva essere altrimenti trattandosi dell'eterna sfida al Brasile, ma questa volta si è decisamente passato il limite, con le cariche della polizia contro i sostenitori dell'Albiceleste ed i giocatori argentini che hanno temporaneamente abbandonato il campo (prima che la partita si disputasse regolarmente, terminando 1-0 per la Seleccion grazie al gol di Otamendi) per protesta.

In esclusiva ai microfoni de L'Interista è intervenuto il leggendario ex attaccante del Boca Juniors Guillermo Barros Schelotto, per parlare di questo episodio ed anche di Lautaro Martnez. Il Toro nella sfida con i verdeoro è entrato solamente al 78', giusto il tempo di tentare, senza successo, un gol "alla Dimarco" da centrocampo.

Non pensa che sia una vergogna quanto sia successo nel prepartita di Brasile-Argentina?

"Una vergogna, ma in Sudamerica succedono questi episodi di violenza purtroppo. Ci siamo tristemente abituati, la normalizziamo quasi. Purtroppo accadono spesso per esempio anche in Copa Libertadores quando questa rivalità fra i Paesi a volte sorpassa il limite con la polizia".

Lautaro può fare come Zanetti, all'Inter?

"Credo di sì, senza pensare a ciò che di incredibile ha fatto Pupi per la storia dell'Inter, però ce lo vedo il Toro a fare un percorso come il suo. In nerazzurro sta molto bene sportivamente e mi sembra anche fuori, è arrivato anche in finale di Champions, ha vinto trofei. Aggiungo una cosa a sostegno di questo".

Ovvero?

"Quando giochi all'Inter è difficile pensare di andare da altre parti. Parliamo di uno dei top club d'Europa. Senza pensare al fatto che oggi l'Inter è forte, competitiva ai massimi livelli. Zanetti lì è molto amato, ma Lauti sta superando quella barriera che inizialmente ci si poteva immaginare".

E' vero che lo chiese al Boca, quando allenava lì?

"Sì, lo volevamo portare al Boca. In quel periodo il club aveva una cifra da investire su un attaccante e lui rientrava fra le nostre possibilità. Credevamo poi che potesse intendersi molto bene con Benedetto, che al tempo giocava con noi. Per il quale fra l'altro c'erano già offerte, dunque sarebbe stato l'ideale averlo anche come eventuale sostituto. Era difficile prenderlo per la rivalità fra i club, poi arrivò l'Inter e sappiamo come è finita".

Per quali ragioni lo voleva, in particolare?

"A farmi innamorare era la sua qualità di gioco, la sua visione di gioco, la tecnica, la sua capacità di finalizzazione". 

Riesce a trovare, escludendo magari Haaland, tre attaccanti più forti di lui?

"Le dico di più: credo che non ci sia un attaccante più forte di Lautaro, nel mondo. E' allo stesso livello di Haaland e Julian Alvarez. Non trovo altri giocatori in questa posizione che siano superiori a questi 3. Le dico una cosa".

Prego.

"Se fossi ds di un club, con la massima disponibilità economica e l'allenatore mi chiedesse un numero 9, prenderei lui. Fra questi 3 nomi mi sembra il migliore. Poi il calcio non è una scienza esatta, dunque quello che è certo è che sta fra i migliori 3".

E lei? Dopo il Paraguay vorrebbe tornare ad allenare in Italia?

"Mi piacerebbe molto. Purtroppo quando fui al Palermo non ottenni la licenza Uefa in tempo e l'esperienza terminò dopo poco. Poi ho allenato in Argentina, Stati Uniti e Paraguay. Spero un giorno di tornare in Italia: mi piace il Paese, il campionato, tutto!".