Esclusiva

Aronica: "Atletico? Inter, solo un incidente. Napoli, tutto alle ortiche: ora riparti"

Aronica: "Atletico? Inter, solo un incidente. Napoli, tutto alle ortiche: ora riparti"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
sabato 16 marzo 2024, 22:29Esclusive
di Daniele Najjar

Ripartire subito, per gettarsi nel grande obiettivo stagionale del ventesimo Scudetto: l'Inter di Inzaghi non vuole fermarsi troppo a pensare all'eliminazione dalla Champions League subita mercoledì sera, seppur dolorosa. Di fronte domani sera a San Siro ci sarà un Napoli altrettanto desideroso di ripartire, dato che gli Azzurri hanno vissuto una serata ancor più storta non tanto distante da dove l'Inter è caduta, sempre in Spagna, ma contro il Barcellona.

In esclusiva per L'Interista è intervenuto l'ex difensore dei partenopei Salvatore Aronica per parlare del big match. Aronica è anche stato vicino a tornare a lavorare all'ombra del Vesuvio, dato che era tra i candidati ad affiancare Walter Mazzarri nella sua recente esperienza con la squadra di De Laurentiis.

Come arriva il Napoli a questa sfida?

"Ha necessità di ripartire in fretta perché l'unico obiettivo stagionale è rimasto quello della qualificazione alle coppe europee. Deve azzerare la delusione per l'eliminazione di martedì e ricominciare".

Di fronte che Inter ci sarà?

"Contro ci sarà una squadra impegnativa, la più forte del campionato ed una delle più in forma in circolazione, pur arrivando dall'eliminazione di Madrid. Ritengo che sia un banco di prova importante per fare capire a tifosi, società ed anche alla stampa che il Napoli è ancora presente per battagliare con le rivali".

L'eliminazione con l'Atletico può avere ripercussioni sul rendimento di domani dell'Inter o verrà vissuto come un incidente di percorso?

"Credo che sia stato solo un incidente di percorso, l'Inter ha dimostrato per tutto l'anno di essere solida, esperta, di avere grandissima qualità. I punti di vantaggio dalle dirette concorrenti dimostrano quanto di buono abbia fatto. L'eliminazione con i Colchoneros ci sta, tutte le italiane hanno faticato, quest'anno e negli anni passati. Ho avuto la fortuna di giocare la Champions e di che fuori casa è tutto più difficile. Vedi la Lazio ed il Napoli, oltre che l'Inter. È una competizione dove di fronte ti trovi dei campioni e una partita può andare male. I nerazzurri ora devono consolidare il primato, credo che domani davanti ad i propri tifosi avrà l'umore, la voglia e l'adrenalina giusti per fare una grandissima partita".

Se dovesse arrivare lo Scudetto, ti aspetti che l'Inter parta da questa base, aggiungendo solo qualche tassello? O ci saranno dei cambi?

"Credo che se dovesse arrivare lo Scudetto, come sembra, la società cercherà di imparare dall'esempio negativo del Napoli di quest'anno. L'Inter proverà a programmare, confermando Inzaghi ed i big. Mi aspetto giusto qualche cambio nei reparti dove ce n'è bisogno, ma per il resto ripartirà dallo stesso tecnico e dai top che ha già".

Che tipo di peso avranno tutte queste voci di mercato sui singoli degli Azzurri, come Osimhen e Kvaratskhelia?

"A Napoli si vive di questo, si parla di calcio 24 ore al giorno, è normale che ci siano grandi pressioni e distrazioni. Si parla già tanto dell'allenatore che ci potrebbe essere l'anno prossimo, così come dei big che hanno grandi interessamenti, di quelli che vanno a scadenza come Zielinski. I giocatori però sono abituati a convivere con questo tipo di pressioni, credo che in questo momento non ci sia la possibilità di distrarsi perché il cammino in campionato ora è troppo importante dato il fatto che gli azzurri hanno buttato alle ortiche quanto di buono fatto lo scorso anno".

In una situazione così quanto è difficile per un allenatore subentrare in corsa? Tu sei stato vicino a farlo come collaboratore di Mazzarri, anche lui ha dovuto far fronte a questi problemi?

"E' sempre difficile per un allenatore subentrare, perché non hai il tempo di lavorare e trasmettere i tuoi principi e concetti, lavorando con una squadra che non hai allestito tu, abituata a lavorare in maniera differente. Si cerca di fare di necessità virtù, ma non è detto che si riesca a fare come sta riuscendo per esempio a De Rossi. Napoli poi è una piazza calda, serve anche fortuna".