Tutti gli addii in casa Inter, da quello troppo social di Brozovic alla delusione Skriniar
Ieri è partita ufficialmente la nuova stagione dell’Inter. La fine della scorso anno ha portato in casa nerazzurra un vero e proprio vento di Tramontana (dai scusate non ho resistito). Perché dico questo? La squadra titolare, a oggi, non ha subito scossoni enormi, anche se non si può fare a meno di citare la partenza di Brozovic dopo 8 anni, oppure l’incertezza sulla possibile partenza di Onana o sul possibile mancato ennesimo ritorno di Lukaku. Tanti però hanno salutato la squadra, chi in maniera più silenziosa e chi con un passo più rumoroso. Ci sono stati addii che hanno avuto il sapore amaro e alcuni che sono stati quasi liberatori. Oggi voglio dedicare un pensiero a tutti coloro che da oggi non saranno più nerazzurri ma che, comunque, hanno saputo segnare un’era facendosi ricordare, ognuno a modo proprio.
D’AMBROSIO: Che dire ancora di Danilone? Ho scritto papiri su papiri da quando ha salutato. E’ sempre una fortuna avere uomini e giocatori come lui in campo e nello spogliatoio. Nove anni da incorniciare per D’Ambrosio. Interista vero, ti auguro il meglio caro Danilo!
BROZOVIC: Diciamo che l’addio all’Inter poteva essere migliore e meno social, gli attriti con l’ambiente si sono visti tutti in fondo alla strada prima della curva che lo portava in Arabia. Questi 8 anni sono stati bellissimi, pieni di giocate, sorrisi e vittorie e soprattutto di poche parole. In bocca al lupo “coccodrillo” anche se con 90 milioni mi sa che l’in bocca al lupo non ti serve!
SKRINIAR: Che dire…che delusione! Non ti ho mai chiamato per nome perché, anche se non è colpa tua, usare colori diversi per una telecronaca dei miei amati nerazzurri non mi sembrava appropriato. “Skri” andava benissimo…usavo scandire urlando il tuo nome con uno SKKKKRRRIIINIAARRRR ruggito quando facevi uno dei tuoi poderosi interventi difensivi così come facevo con Lucio ai tempi di Josè. Si vede che, dato il vostro rispettivo percorso, è una cosa che non porta bene! Vogliono sempre scappare tutti dal PSG ma, chi lo sa, magari poi a te piace!
DZEKO: il mio amico Danilo Sarugia mi chiede sempre dei giocatori nerazzurri dei suoi tempi di che classe erano e io, abituato, devo rispondere “immensa”. Edin è di una classe immensa. Sei stato decisivo anche se non continuo, ma quante gioie ci hai regalato, hai tirato la carretta per due anni nonostante la tua carta d’identità non fosse più così nuova. Grazie Cigno!
BELLANOVA: Raoul ci abbiamo creduto! Secondo me e non solo stavi per fare il grande salto. Tu interista da sempre che hai potuto dire di aver indossato la maglia nerazzurra. Non sai quanto ti invidio. E comunque amico mio, giocare una finale di Champions non è da tutti, farlo con la maglia della propria squadra è qualcosa di speciale. Ti aspetto ancora a Milano, con questi colori, io ci credo!
HANDANOVIC: Alla fine hai abdicato Samir. Per me lo hai fatto tardi ma non credo nemmeno sia colpa tua. Onana lo abbiamo trovato solo in questa stagione e prima tu sei stato dove dovevi stare. Lo hai fatto con professionalità esemplare e con orgoglio smisurato che forse, alla fine, non ti ha permesso di vedere che i limiti dell’età che avanzava si erano già fatti vivi da un pezzo. Nonostante le ultime difficoltà ti ringrazio perche sei stato un pezzo di storia nerazzurra spesso decisivo. 12 anni non sono pochi. In bocca al lupo HANDA!
GAGLIARDINI: 6 anni di Roberto non sono pochi, l’Inter non era cosa sua. Non ci nascondiamo non poteva essere all’altezza di un progetto così ambizioso e di una squadra con questa storia. Ha dato tutto ciò che aveva e poteva senza risparmiarsi mai, semplicemente non è stato all’altezza. Uno dei pochi errori di valutazione in questi anni della dirigenza.
DALBERT: DALBEEEEEEEEEEEEEEERTTTTTTTTTTTTT!!!!!!!!!!
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