Onana non è un portiere
Ok. Sette giorni fa pubblicavo qualche riga dedicata a Marcelo Brozovic, centrocampista croato. L’avevo intitolata “Lettera a Brozovic” e voleva essere una sorta di omaggio per l’addio ad un grande giocatore, dopo 8 anni di proficua militanza nerazzurra. Ebbene, da quel momento è capitata qualunque cosa: Brozovic resta, Brozovic va, Brozovic scrive “io non ho deciso niente”, Brozovic riceve la proposta dell’Al Nassr, l’accetta, anzi no, chiede più soldi, “non riceve i sauditi”, ma poi li riceve, si accordano per cento milioni in tre anni, “tutto fatto”, ma poi i sauditi si accorgono di aver offerto troppo grano al giocatore, la “casa madre” non dà l’ok, allora i furbacchioni provano ad abbassare il conquibus dell’Inter che, giustamente, s’incazza e blocca tutto. Nel mezzo mettiamoci pure la richiesta di Brozovic a Marotta, quella buonuscita che in casa nerazzurra non hanno alcuna intenzione di concedere. E, quindi, la separazione salvo complicatissime evoluzioni avverrà, ma a questo punto tocca capire come, quando, dove e, soprattutto, tocca comprendere quanti milioni finiranno nelle casse beneamate, che poi è la cosa più importante.
Perché serve il grano per Frattesi, il talento del Sassuolo sponsorizzato da Carnevali neanche fosse un Fragolari a TeleProboscide (questa per pochi). E poi tocca capire cosa accadrà con Onana.
Ecco, Onana è il vero protagonista di codesto pezzo. Sappiamo che il Manchester United prima o poi formulerà un’offerta. Doveva essere una storia di ieri, ma per quello che siamo riusciti a raccogliere non accadrà nulla prima di settimana prossima. L’Inter accetterà solo una proposta che tocchi i 50 milioni di euro, viceversa tanti saluti. Dovesse arrivare, bisognerà trovare un’alternativa di livello.
Ecco, il qui presente sa perfettamente cosa significhi riuscire a fare una plusvalenza del genere, soprattutto se il comandamento di casa nerazzurra è “mercato a costo zero”. Ma nel caso specifico, oh, ve lo devo dire: spero che alla fine il Manchester non trovi il grano necessario. E il motivo è semplice: Onana non è il più forte portiere del mondo, ma è il più forte portiere-regista del mondo (o “uno dei”). Se non credete a il pelato che vi scrive, andate a riprendere la clippettina postata dall’account twitter dell’Uefa giusto l’altro ieri: un minuto densissimo di giocate del camerunese durante City-Inter che spiegano meglio di mille parole perché qualunque eventualissimo sostituto… Non sarebbe la stessa cosa.
L’Inter ha appena perso (o comunque perderà) il suo regista di centrocampo, ma mentre lì in mezzo ha già scelto il successore – ce l’ha già in casa, si chiama Calhanoglu e ha dimostrato di saper ben fare il suo mestiere – là dietro difficilmente troverà un’alternativa capace di impostare e “vedere” calcio come riesce a fare Onana.
“Ma sì, alla fine si tratta solo di trovare un bravo portiere, suvvia”. Ecco, una considerazione del genere ha senso solo se non avete compreso l’idea di calcio di Inzaghi (e quella di tutti gli allenatori che non si sono fermati agli Anni 80).
Fine.
Ps. Grazie a tutti i giocatori dell’Inter che hanno chiuso la loro storia nerazzurra per “contratto scaduto”. E grazie soprattutto a Danilo D’Ambrosio, un signore che ha spiegato con i fatti cosa vuol dire essere professionista ad alto livello. Ad avercene.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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