Meglio un Inzaghi oggi o un Klopp domani? L'allenatore del futuro è legato al futuro della società

Meglio un Inzaghi oggi o un Klopp domani? L'allenatore del futuro è legato al futuro della societàTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 3 marzo 2023, 20:46Editoriale
di Patrick Iannarelli

Meglio un Inzaghi oggi o un Klopp domani? O un Thiago Motta? A stagione ancora in corso già si inizia a sfogliare la margherita degli allenatori: si passa dalle soluzioni low cost, le alternativa minima spesa-massima resa, ai grandi, grandissimi nomi. La scelta del tecnico però ha un bel po' di significati nascosti, letture tra le righe per chi non ha sonno la sera, d'altronde il nuovo (eventuale) allenatore passerà inevitabilmente da quello che sarà il futuro della società. 

Simone Inzaghi è sicuramente in discussione dopo la gestione delle sconfitte con le medio-piccole, un andamento altalenante che ha fatto storcere il naso anche alla proprietà. E la permanenza non è di certo legata al raggiungimento dell'obiettivo: Inzaghi può anche arrivare secondo e qualificarsi per la prossima Champions League, ma non è escluso che ci possa essere un ribaltone al termine della stagione.

E il nome dipenderà proprio da quello che vorrà fare l'Inter da grande. Al momento il club ha fatto capire abbastanza chiaramente quali sono le intenzioni: navigare a vista e attendere novità, segnali incoraggianti, qualche ancora di salvataggio in un calcio che ormai va soltanto in perdita. Non c'è un piano ben definito, lo si è visto nella gestione dei mancati rinnovi negli ultimi due anni: nessuno è indispensabile, tutti sono sacrificabili per poter rientrare dal pesante passivo. 

Se questa sarà l'Inter del futuro, Thiago Motta resta in pole per tanti motivi. Conoscenza dell'ambiente, del campionato, ma anche un tecnico alla prima panchina importante che potrebbe dar modo di creare un'Inter competitiva anche con le poche risorse a disposizione. Complicato trovare alternative che rientrino nei parametri, soprattutto economici. 

Il big invece? Jurgen Klopp non è una follia, ma non è nemmeno un nome spendibile così facilmente. Servono una serie di intrecci, fattori, intrighi. Anzi, serve soltanto un cambio di proprietà netto, un fondo americano per esempio. Qualcuno che cambi la situazione, ribalti le regole e le carte in tavola e che possa regalare un grande nome per presentarsi nel migliore dei modi a Milano. Ma l'equazione non è immediata, l'ingresso di nuovi investitori o nuovi proprietari non porterebbe automaticamente a spese folli e a nomi da playstation. Meglio un Inzaghi oggi o un Klopp domani dunque? Alla fine le alternative sono poche. Per i grandi nomi c'è ancora tempo.