Ecco perché è sbagliato vivere male la Supercoppa. Ora all'Inter serviranno nervi d'acciaio

Ecco perché è sbagliato vivere male la Supercoppa. Ora all'Inter serviranno nervi d'acciaioTUTTOmercatoWEB.com
martedì 16 gennaio 2024, 22:07Editoriale
di Gian Luca Rossi

È sbagliato vivere male la Supercoppa Italiana, di nuovo a Riad in Arabia Saudita, dove giusto un anno fa l’Inter alzò il trofeo per la seconda volta consecutiva annientando 3-0 il Milan.
Inutile tornare per l’ennesima volta sulle motivazioni finanziarie che hanno portato la formula a quattro squadre con tutte le difficoltà logistiche del caso. Oggi se vuoi stare nel calcio che conta, ti turi il naso e cerchi di portarti a casa un altro Trofeo, insieme ai quasi 8 milioni di euro del primo premio.
Che sia un disturbo per il Campionato dell’Inter, costretta a saltare una giornata e a ritrovarsi al ritorno presumibilmente sorpassata in vetta dalla Juventus è indubbio, ma vale anche per Napoli, Lazio e Fiorentina e i loro obiettivi stagionali.

Se non altro, l’Inter di Inzaghi sbarca in Arabia con numeri da urlo!
Continua a segnare in campionato con una facilità impressionante, alla media di quasi 2,5 gol a partita e ben 13 giocatori a segno. In questa fabbrica del gol, con la seconda ‘manita’ rifilata al Monza dopo quella di inizio stagione al Milan, curiosamente due 5-1, spicca ovviamente il capitano Lautaro Martinez con i suoi 18 gol, 20 complessivi, che lo hanno staccato da tutti gli altri per il titolo di capocannoniere.
Il primo inseguitore è il milanista Giroud a quota 10 reti, ma subito dietro ci sono altri due interisti, Çalhanoğlu a 9 e Thuram a 8. E se contiamo tutte le competizioni, il turco è già in doppia cifra con 10 gol e Thuram con 9 sta per arrivarci,

In Italia nessuno è come la ‘Thu-La’ e nei 5 massimi campionati europei solo il Bayern Monaco conta due calciatori che hanno preso parte ad almeno 15 gol come hanno fatto Lautaro (18 gol e 2 assist) e Thuram (8 gol e 7 assist).
Con il Toro solo Mbappé e Kane hanno superato le 17 marcature in ognuna delle ultime quattro stagioni, dal 2020-21 al 2023-24.
E se ancora non vi basta, sappiate che nelle ultime quattro stagioni il Capitano dell'Inter è il quarto calciatore ad aver partecipato ad almeno 20 gol con Salah, Mbappé e Kane.
Naturale che nella classifica all-time dei bomber dell’Inter, Lautaro Martinez con i suoi 122 gol complessivi supererà presto Vieri (123) e Icardi (124) per poi puntare con decisione alla Storia, dove lo aspettano Nyers (133) e Lorenzi (143).

A livello di squadra, finora sono 49 le reti all'attivo, 11 in più del secondo attacco, quello del Milan, a quota 38, ma quel che più conta è il vantaggio sulla Juventus, temporaneamente di 5 punti, ma i bianconeri, che devono ancora affrontare il Sassuolo in casa e poi hanno altre due gare abbordabili a Lecce e in casa con l’Empoli, realisticamente saranno presto in vetta.
Oltretutto, al ritorno dall’Arabia, i nerazzurri saranno a Firenze prima dello scontro diretto a San Siro del 4 febbraio, dove ci potrebbe essere in ballo anche il contro-sorpasso.
La classifica di Serie A tornerà allineata solo a fine febbraio quando l’Inter recupererà a San Siro con l’Atalanta. 

Comunque la ‘manita’ al Monza ha consentito ai nerazzurri di conquistare almeno 51 punti dopo le prime 20 gare stagionali per la seconda volta nella loro storia, nel 2006/07 furono 54, stabilendo pure un clamoroso +39 nella differenza reti complessiva, visti i 10 gol subiti con 12 clean sheet, 15 complessivi dopo le 27 partite in tutte le competizioni.
Ora giunge il momento più impegnativo perché, senza considerare l'eventuale finale di Supercoppa Italiana, l’Inter giocherà in trasferta con la Fiorentina, in casa con la Juventus, di nuovo in trasferta con la Roma e di nuovo in casa con la Salernitana, prima di ospitare l'Atletico Madrid nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Un mese caldissimo, forse decisivo, in cui per continuare così, serviranno nervi di acciaio!

Un’ultima curiosità per chi ama i record all-time: vincendo a Monza, l’Inter ha scritto anche una pagina di storia statistica della Serie A, diventando la prima squadra ad essere riuscita ad imporsi sul terreno di gioco di ciascuna delle altre 67 squadre che hanno partecipato alla Massima Divisione in girone unico. La Juventus non ha mai vinto a Treviso e a Messina, mentre il Milan invece non ha mai vinto a Carpi, Avellino e Lecco, perlomeno parlando di Serie A. In Serie B, visto che entrambe ci hanno militato, proprio non saprei, perché non ho mai seguito il calcio minore.