Buon Natale, capitano
“Buon Natale a te e famiglia”. Fatto. E procediamo.
Samir Handanovic è il miglior portiere della Serie A. Quantomeno in questo girone di andata. Pensate che non si vero? Che sia impossibile? Per un attimo l’ha pensato anche lo scrivente. E invece è così e pure nettamente. Pensate “sì, ma è solo merito dei tre bellimbusti che gli fanno barriera lì davanti”? Non solo, perché sì, è vero, i tre lì davanti fan passare quasi nulla, ma lui è anche l’estremo difensore che esegue il maggior numero di patate in rapporto ai tiri subiti (oltre il 70%) e questo - diamo a Samir quel che è di Samir - è solo merito suo.
E allora non c’è nulla di mare a dire che con cotanto sloveno siamo stati un filo acidelli, perché il dato di fatto è che di sicuro non è più il giovane virgulto di un tempo, ma è altrettanto vero che è ancora meglio di tanti altri giovincelli suoi colleghi, quelli che si tuffano ovunque e paiono dei gatti, ma poi capita che combinino la puttanata e si trasformano in pulcini. Pure Samir ogni tanto la combina, ma il rischio è che anche quest’anno il confronto “punti tolti/punti dati” pensa dalla parte buona.
Disse così, il protagonista di questa articolessa, qualche mese fa: “Come paro le critiche su di me e come mi comporto? Tanti cani abbaiano per la strada ma non è che tiro le pietre su ogni cane che abbaia per strada". Ebbene, poco dopo ha smesso di incassare gol e oggi siamo a 552 minuti di imbattibilità in campionato. Mica pochi.
Poi, certo, il destino è piuttosto scritto: l’anno che verrà sarà quello del passaggio di consegne, col buon Onana chiamato a proseguire la lunga tradizione di grandi portieri nerazzurri, ché prima di Samir da queste parti bazzicava un certo Julio Cesar e prima ancora (in ordine sparso) i vari Toldo, Pagliuca, Frey e così via fino a un certo Uomo Ragno, Walter Zenga, il più forte di tutti. Una sequenza di campioni assai ben rappresentata dall’attuale capitano, uno che in passato, quando le vacche erano magrissime, avrebbe anche potuto scegliere di levarsi dalle balle (e un paio di volte lo ha anche pensato) ma poi ha sempre scelto e ri-scelto l’Inter. Fino a vincere lo scudetto.
E allora buon Natale a tutti e anche a te, capitano, c’è da fare il bis, confidiamo vivamente che le possibilità di successo siano inversamente proporzionali al tuo sorriso smagliante.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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