Il mondo lo osserva, l'Inter lo custodisce con cura: Bastoni è un diamante che non ha prezzo

Non è un mistero che tante big europee (e non solo) sognino di regalare ai propri allenatori uno dei difensori più importanti in circolazione, ossia Alessandro Bastoni. Le compagini più accreditate a livello internazionale - si pensi al Chelsea e al Liverpool - non sono solite badare a spese quando si tratta di mettere a segno un colpo in grado di incidere sia sul presente sia sul futuro. Evidente è che ciò avverrebbe anche nel caso di Bastoni, il difensore moderno per eccellenza, ma due fattori consentono di avere fiducia rispetto all'ipotesi della permanenza del numero 95 in nerazzurro.

L'unicità di Bastoni

L'inter reputa incedibile il proprio difensore mancino in base alle caratteristiche che lo rendono unico persino in un calcio moderno ed evoluto come quello attuale. Alle doti nell'anticipo, proprie del classe 1999, si associa infatti la capacità di partecipare alla costruzione offensiva da anello primario della catena di gioco nerazzurra. Grazie alla sua spiccata personalità, alimentata e consolidata dagli incontri di cartello da lui disputati negli ultimi 6 anni, Bastoni è in grado di agire da "regista arretrato" attraverso due modalità: assistenza al compagno impegnato sull'asse mancino (generalmente, Federico Dimarco); lanci lunghi per i calciatori proiettati in zona avanzata - tra i quali si ricorda l'impeccabile passaggio per Nicolò Barella che ha attivato il 2-0 dei nerazzurri nell'anno dello scudetto di Antonio Conte.

Una posizione (sul mercato) da ribadire con forza

Su queste basi, la redazione de L'Interista ha ricostruito la ferma volontà dell'Inter di trattenere Bastoni in estate e nelle prossime stagioni, a prescindere dalle offerte che dovessero pervenire in Viale della Liberazione per il proprio numero 95. A ciò si aggiunge anche la posizione del calciatore italiano, il quale intende continuare a vivere la sua esperienza in nerazzurro in vista del raggiungimento di nuovi trionfi.