Alcaraz-Inter, il centrocampista si racconta: "Ammiro Messi e Ronaldo, ecco il mio sogno"

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mercoledì 23 novembre 2022, 21:11Calciomercato
di Marco Corradi

Carlos Alcaraz, grande obiettivo dell'Inter per il presente e il futuro del suo centrocampo, si racconta ai microfoni del Chiringuito, che l'ha avuto come ospite a sorpresa nella notte per commentare il ko dell'Argentina e non solo: è un ritratto di grande umanità, quello che fornisce il gioiello del Racing, un 19enne che ha visto compiere grandi sacrifici e ha dovuto lottare per riuscire ad emergere. 

La famiglia di Alcaraz

"Mio padre era un calciatore. Non l'ho mai visto giocare, ma so che è stato un grande giocatore e mi dà spesso consigli. Mia madre ha lavorato tantissimo per non farci mancare nulla. Andava a lavorare alle cinque di mattine, facendo la domestica, e proseguiva fino a tarda sera. Non voleva che finissimo per strada e non voleva che ci mancasse nulla, ha lavorato duro e sudato sette camicie per portare a casa il pane e il necessario per consentirci di sopravvivere e offrirci una vita migliore, così come mio padre. Da bambino non ti rendi conto dei sacrifici, magari pretendi qualcosa che non possono darti. I miei genitori non mi avranno dato molto a livello materiale, ma oggi mi rendo conto di quanto abbiano sofferto per farci stare bene".

I sacrifici

"Mia mamma mi ha insegnato a non arrendermi. A lavorare tutto il giorno - spiega Alcaraz -, dal mattino alla notte, arrivare sfiniti, preparare la cena e ripartire la mattina presto il giorno seguente. Tutto questo trovando il tempo di accompagnarci a scuola. Da bambino credi che quelle quattro ore sui banchi siano una sofferenza, ma i miei genitori hanno lavorato tantissimo per farci star bene, cercando anche di viziarci dov'era possibile. Sono davvero contento e orgoglioso della mia famiglia, senza di loro non sarei ciò che sono oggi a 19 anni". 

Il giudizio sull'Argentina

Carlos Alcaraz parla ovviamente anche di Mondiali e dell'Argentina, sconfitta al debutto dall'Arabia Saudita: "Forse c'era troppa pressione intorno all'Argentina, tutti pensano che possa vincere. Forse è un bene che abbia perso la prima partita, può aiutarli a ritrovarsi e ritrovare umiltà. Non abbiamo seguito i passi e lo stile di gioco che ci hanno portato a vincere la Copa America, andrà fatta dell'autocritica in queste ore. Ho comunque fiducia nella Nazionale. I miei modelli? Ammiro sia Cristiano Ronaldo che Messi, come persone e per la loro applicazione. Osservarli mi rende un calciatore migliore". 

La speranza di Charly Alcaraz

Il centrocampista, accostato all'Inter e allo sbarco in Europa, esprime una speranza per il futuro: "Mia madre lavora tuttora come domestica e cura anche alcuni signori anziani. Ha lavorato tutta la vita, so che le toglierei parte della sua vita se la obbligassi a smettere di lavorare. Ma il mio sogno è che i miei genitori, grazie alla mia carriera da calciatore, possano smettere di spezzarsi la schiena e godersi finalmente la vita e tutto ciò che si sono persi negli anni precedenti".