BAR ZILLO - Il tridente logora chi non ce l'ha
Il calcio, a volte, è fonte di misteri. Misteriosi. Di quelli ai quali non riesci a dare una collocazione, proprio perché non l'hanno per loro stessa natura. Nel solito, fantastico, mirabolante mondo del calciomercato, ricordo sempre partenza ufficiale il primo luglio ma molti affari si chiudono entro il trenta giugno, problematiche di bilancio mi hanno spiegato quelli loro sì che ne sanno, tu cosa vuoi sapere, al netto del chi parla con chi e per cosa si trova sempre un problema. Non una soluzione, attenscion: un problema.
L'esempio più evidente lo abbiamo in questi giorni sotto gli occhi. Proprio in casa Inter, voglio dire. Ora, al netto del Dybala nuovo calciatore nerazzurro mancano solo le firme, l'altro giorno sono arrivate conferme anche dall'Argentina in tal senso, pare che Lukaku stia facendo fulmini e saette per tornare all'ombra della Madonnina. L'esperienza londinese non gli ha portato un granché bene: poche presenze, qualche gol ma da lui ci si attendeva ben altro, prigioniero dell'immagine da condottiero costruita a Milano e sbiadita nel giro di qualche mese nella nebbia della capitale inglese, dialogo con allenatore e qualche compagno prossimi allo zero. Così il giovanotto di Anversa, in preda a rimpianti e pentimenti, alza il telefono e chiama a ripetizione ex compagni in nerazzurro, dirigenti interisti, amici milanesi, chiunque insomma. Nella disperata ricerca di un ritorno alle origini, là dove era tornato il gigante di Anversa dopo qualche anno tra panchina e prato verde in quel dell'Old Trafford. Le diplomazie dei due club sono al lavoro, Romelu si dice sempre più convinto della retromarcia: tutto apparecchiato verrebbe da dire.
Certo, ma il tridente con gli altri due? Come la mettiamo eh? Possono coesistere Lautaro, Lukaku e Dybala contemporaneamente in campo? E qui impazzisco definitivamente. Ma come possono coesistere! La domanda corretta dovrebbe essere: ma le avversarie che si trovano questi tre contro quanto possono resistere? Perché questo sarebbe il problema. Non la convivenza di tre tizi che, messi insieme, potrebbero segnare tranquillamente una cinquantina di gol in campionato, senza fare lo sborone a tutti i costi, che volendolo fare a tutti i costi potrei pure scrivere sessanta e nessuno si farà male. Insomma, in sostanza, perché trasformare un piacere per la vista in un problema?
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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