BAR ZILLO - Il figliol prodigo

BAR ZILLO - Il figliol prodigoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 17 giugno 2022, 15:34Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Inutile, ci provo e ci riprovo: però non riesco. Non riesco proprio a vedere Romelu Lukaku con gli stessi occhi di dodici mesi fa esattamente oggi, di prima del suo cambiamento di rotta, di quel voltafaccia che, parlo per me ma credo anche seguendo il pensiero di molti tifosi del cielo e della notte, ha depauperato l'Inter della sua clamorosa potenza di fuoco in maniera del tutto inattesa, inaspettata, come un fulmine a ciel sereno. Eh sì, vabbè, però intanto Suning si è messa in tasca centoventi (120) milioni di euro, dieci più dieci meno. Vero, assolutamente. Vero anche che la partenza dell'ex centravanti nerazzurro del tutto improvvisa non rientrava nei piani della dirigenza interista, anzi. Un po' come la partenza di Antonio Conte: lo stesso Marotta, parlandone qualche mese fa, disse in maniera chiara e decisa che in Società non si aspettavano l'addio del tecnico. E nessuno, sottolineo nessuno due volte, ha mai smentito l'affermazione dell'Amministratore Delegato di Effecì Internazionale.

Oggi, sembra un secolo fa ma parliamo di dieci mesi, il ragazzone di Anversa sta smuovendo mari e monti per provare a tornare laddove era stato accolto e venerato come un re. Appiano Gentile non si dimentica tanto facilmente, la tifoseria dell'Inter nemmeno: e il flop in Premier, possiamo tirare in ballo mille mila fattori ma di flop si è trattato, ha contribuito in maniera rilevante a cercare il rientro nella serie A, nella squadra che lo ha preso dalla (semi) panchina del Manchester United rilanciandolo nell'olimpo dei grandi centravanti mondiali. Aggiungete al tutto una evidente difficoltà di comunicazione con Tuchel, raccontano quelli benissimo informati che i due non si parlano ormai da mesi limitandosi a saluti di pura circostanza, e la pietanza è servita.

In questo marasma dovuto anche alla cessione del club londinese l'Inter, allorché ha compreso che il ragazzo faceva sul serio e i Blues iniziavano a vacillare, ha cercato l'affondo senza mai esporsi in prima linea. La parola d'ordine è sempre stata: Romelu vuol tornare? Bene, deve muoversi con la sua Società di appartenenza, ben sapendo che da noi non potrà nemmeno lontanamente pretendere l'attuale ingaggio. Il centravanti belga è stato di parola: ha parlato con i suoi, ha compreso il problema economico. La sostanza, però non è mutata: vuol tornare a Milano. Aspettando una nuova puntata della storia, ora tocca alla dirigenza nerazzurra.

Alla prossima.