BAR ZILLO - Il calciomercato è sempre la solita musica. Stessa spiaggia stesso mare
Siamo qui, come ogni inizio d’estate che si rispetti, ormai da tre stagioni circa, aspettando sempre le stesse cose: che l’Inter ceda, che ci si ridimensioni, che Suning venda – oggi pomeriggio son passato davanti a Viale della Liberazione ma non ho visto code di magnati con annesse valigette – che finiremo presto in una sorta di dimenticatoio perché costretti a piazzare chiunque, se ci riesce pure i palloni in dotazione alla Pinetina.
Ora, capisco le chiacchiere estive che si ripropongono a ogni fine stagione, fanno parte del gioco, aiutano la crescita degli ascolti, si vende qualche copia in più, benedetto calciomercato. Faccio molta più fatica a comprendere il dilanio persistente all’interno di buona parte della tifoseria nerazzurra: nulla di nuovo sotto il sole, sempre la stessa musica. Magari cambiano gli interpreti, ieri era pinco oggi pallino, ma lo spartito non muta di una nota. Abbiamo passato minimo due anni a fustigarci col cilicio per Lautaro: che, a quanto mi risulta, vive a Milano e gioca per l’Inter. Di Hakimi lo sapevamo tutti, e per tutti intendo finanche mio cugino che tifa Napoli. Casomai potremmo parlare del vecchio numero nove e di come si impuntò per andarsene – allo stesso modo sembra impuntarsi adesso per tornare – senza che l’Inter, all’epoca, lo avesse messo sul mercato. Le altre sono state scelte personali, non societarie: se Perisic sceglie di andare in Premier a parità di ingaggio, forse ballavano un paio di centomila euro, mica sarà colpa della dirigenza. E se un tizio ci racconta che noi lo conosciamo dopodiché saluta indistintamente beh, lasciamo stare che prima dimentico il tizio meglio è. Anzi, facciamo che è già bello che dimenticato.
In sostanza non mi sembra che la Società abbia, nelle scorse stagioni, svenduto chicchessia in nome e per conto del denaro: anzi, ricordo volentieri che il signore conosciuto da tutti per Marotta avrebbe potuto tranquillamente partire a cinquanta più bonus. Venne trattenuto. Non certo da chi si occupa di mercato.
Siamo solo al 21 giugno, inizio ufficiale dell’estate astronomica. Proporrei di berci un aperitivo alla frutta e goderci il sole. Quando ci sarà qualche comunicato ufficiale beh, allora ne parleremo.
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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