Arsenal o PSG, chi è meglio per l'Inter? Gunners già battuti, coi francesi sarebbe un inedito

L'Inter aspetta e spera. Tra ventiquattro giorni ci sarà quella finale di Champions League che i nerazzurri si sono meritati e sudati, eliminando nientemeno che Bayern e Barcellona: una cavalcata strepitosa che la squadra spera di coronare alzando il trofeo il 31 maggio a Monaco di Baviera, contro una rivale tutta da definire. Stasera PSG e Arsenal si giocheranno il secondo slot nell'atto conclusivo della massima competizione europea, con la sfida che parte dall'1-0 dell'andata: rete di Dembelé dopo quattro minuti e vantaggio difeso strenuamente da Gigio Donnarumma. Ma quale sarebbe la rivale giusta?
Perché l'Arsenal: tanti assenti, rosa ridotta all'osso. E quel precedente di novembre...
L'Arsenal di Mikel Arteta si trova a quindici punti dal Liverpool, ma ha vissuto una Champions League estremamente solida: terzo posto nella League Phase e netto 3-0 sul Real Madrid nei quarti di finale. I Gunners hanno dalla loro il gioco, che li sta portando a vetta insperate esattamente come sta succedendo all'Inter. Dal successo sulle merengues al sogno della finale, da conquistare rimontando il PSG. Perché sarebbe meglio l'Arsenal? Innanzitutto per le assenze, visto che Arteta non ha un centravanti (out Gabriel Jesus e Havertz) e ha moltissimi big ai box. La difesa è solida, ma l'attacco può incepparsi nella giornata sbagliata: vedi l'andata all'Emirates o la sfida a San Siro. Le squadre infatti si sono sfidate il 6 novembre e vinse l'Inter 1-0: rigore di Calhanoglu e strenua difesa, con Sommer e la difesa come assolute protagoniste. Sfidare l'Arsenal vorrebbe dire partire con un vantaggio psicologico, ma anche dover contenere un'altra iradiddio sulla fascia: Bukayo Saka è in forma splendida.
Perché il PSG: difesa alla Barça, ma l'attacco e Donnarumma spaventano
L'eventuale finale col PSG, che è al momento in vantaggio sull'Arsenal e sta rischiando di eliminare tutte le inglesi (Liverpool, Aston Villa e i Gunners), sarebbe un inedito: le squadre non si sono mai affrontate in gare ufficiali, nonostante il solido legame sul mercato. Sono numerosi gli affari trattati: Thiago Motta, Icardi, Hakimi, Skriniar su tutti. Il punto debole dei francesi, che potrebbe stuzzicare l'Inter, è la difesa: con due esterni di spinta come Hakimi e Nuno Mendes, si concede molto. Il PSG non centrerebbe la finalissima per la solidità del suo reparto arretrato, ma per le parate di Gigio Donnarumma: strepitoso in tutti e tre i match in terra inglese, è lui il sontuoso top player e ci sarebbe anche un incrocio pericoloso, visto che l'Inter lo tiene d'occhio per il 2026 a costo zero. Difesa battibile, gruppo (finalmente) granitico e attacco temibile: è un PSG che ricorda il Barça e ha enormi individualità. Dembelé sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, Barcola è un talento lucente e Kvara sa far male: forse sarebbe meglio evitare il PSG ma, in caso di qualificazione, la finale sarebbe epica contro i francesi.
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