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Marotta: "Meglio un giocatore in meno che un allenatore scarso"

LIVE - Marotta: "Meglio un giocatore in meno che un allenatore scarso"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 2 maggio 2021, 23:50Primo piano
di Patrick Iannarelli
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L'Inter si è laureata campione d'Italia per la diciannovesima volta nella sua storia. Giuseppe Marotta, ad nerazzurro, interverrà a breve ai microfoni di Sky Calcio Club. Segui con noi la diretta testuale. 

23.37 - È iniziata l'intervento di Beppe Marotta: "Il gap? Ne abbiamo parlato a inizio stagione, lo scorso anno siamo arrivati a un solo punto. Quest'anno abbiamo vinto a quattro giornate dal termine per nostro merito, potenzialmente possiamo fare 94 punti. Questa squadra ha marciato con una velocità notevole, ma non è demerito di chi ci ha inseguito. Anche le altre concorrenti sono arrivate distanziate. È un grandissimo merito di Conte, è risultato vincente come giocatore e come allenatore. Ha trasmesso valori importanti, nessun giocatore aveva mai vinto il titolo, tranne Vidal con la Juventus. Anche Lukaku era emozionato, è un leader. Ha portato un insieme di valori che sono stati assimilati dai ragazzi, in campo hanno potuto dimostrare il loro miglioramento". 

Era convinto di vincere con Conte?

"Meglio prendere un allenatore bravo e un giocatore in meno che un giocatore in più e un allenatore scarso. Il suo stipendio va in sintonia con il suo palmares. Abbiamo ancora un allenatore tesserato con noi, per noi Spalletti è un ottimo allenatore. Ho proposto alla società Antonio Conte perché per me era un allenatore giusto al posto giusto e al momento giusto. Poteva trasmettere quelle caratteristiche che ho conosciuto a Torino".

Come si può aprire un ciclo all'Inter?

"Con l'avvento di Antonio Conte abbiamo risolto il problema allenatore, dà ampie garanzie. La situazione post pandemica dà problemi, ci sono state delle contrazioni a livello di ricavi che nei club di prima fascia si sente di più. Ma ne parleremo più avanti, non è il momento di parlarne. Vogliamo goderci il momento. C'è un sogno che può coincidere con qualcosa di bellissimo per il prossimo anno, sarebbe bello vincere anche il prossimo anno, potrebbe coincidere con la seconda stella". 

Come ha ricucito i rapporti con Conte?

"Il mondo del calcio porta sempre a problemi quotidiani. Quando le cose vanno bene il grande problema diventa piccolo, quando le cose vanno male il piccolo problema diventa grande. Le esternazioni di Conte lo scorso anno? Voleva stimolare la società, noi andavamo un po' a rilento. Il conflitto era di stimolo, tutti avevamo l'obiettivo di vincere. Lui ama dire le cose in faccia, preferisco avere a che fare con una persona del genere anziché con chi  meno trasparente".

C'è un cambio nel panorama del calcio?

"Il gap è stato colmato, ma le difficoltà iniziano subito con la nuova stagione. Non so cosa succederà alla Juventus, ma ci sono società importanti. L'Atalanta è uno straordinario esempio, partirà tra le favorite. Gasperini in questi anni ha seminato tantissimo e bene, ha la possibilità di consolidare questo modo di fare calcio. Ritengo l'Atalanta una delle candidate serie al prossimo scudetto".

Perché se ne è andato via dalla Juve?

"Non sono andato via, c'è stata una rescissione consensuale. Quando c'è un confronto è giusto che il manager faccia un passo indietro. Credo sia un fatto fisiologico, è giusto così. Bisogna avere il coraggio di fare un passo indietro. Io accetto le sfide, la domenica ho ricevuto un messaggio da parte di Zhang dopo le dichiarazioni del sabato. 

L'acquisto di cui va più orgoglioso?

"Quello più difficile è stato quello di Lukaku, ma il ruolo più importante lo ha svolto Conte. Antonio è stato un vincente". 

23.51 - È finito l'intervento di Beppe Marotta.