La moviola di Inter-Lazio 2-0: metro di giudizio difforme per Manganiello, nodo sul 3-0 annullato
Non una direzione da ricordare per Gianluca Manganiello, arbitro di Inter-Lazio, gara valida per l’undicesima giornata di Serie A. Il fischietto della sezione di Pinerolo, assistito da Berti e Cecconi con Bonacina come quarto uomo e la coppia Di Paolo-Aureliano al VAR, ha mostrato diverse incertezze nel corso dei novanta minuti, pur non commettendo errori determinanti sugli episodi principali.
La partita, tutto sommato corretta, non ha mai assunto toni eccessivamente nervosi, ma Manganiello è apparso spesso confuso nella gestione dei cartellini e nel mantenere un metro di giudizio uniforme. Il primo errore arriva già all’8’, quando assegna una rimessa dal fondo alla Lazio dopo una punizione di Dimarco: in realtà, il tocco finale era di Gila, quindi corner per l’Inter.
Al 22’ scatta il primo giallo della serata, ma non per un calciatore: Sarri protesta a lungo e in modo plateale, venendo giustamente ammonito. Dieci minuti dopo, timide proteste nerazzurre per un contatto in area tra Cataldi e Sucic, ma il VAR conferma la decisione di campo: intensità lieve, si può proseguire. Corretti i cartellini a Akanji (fallo tattico su Zaccagni al 32’) e Sucic (intervento imprudente cinque minuti dopo).
Più discutibile la gestione di alcune situazioni nel finale di primo tempo: Romagnoli vince un contrasto pulito con Lautaro, ma Manganiello non fischia il fallo al difensore laziale, costringendo Barella a fermare il gioco per fair play. Anche su Bastoni c’è un fischio sbagliato al 44’, mentre manca l’ammonizione a Marusic per un intervento su Dumfries in ripartenza.
Nel secondo tempo, giusto il giallo a Dumfries per la spinta su Zaccagni (52’) e corretta la convalida del 2-0 di Bonny (61’), con Dimarco in posizione regolare. Al 66’ arriva invece l’intervento del VAR: annullato il gol di Zielinski per un tocco di mano iniziale proprio di Dimarco. Nel finale, tensione tra Carlos Augusto e Zaccagni: il laziale protesta con troppa veemenza e viene ammonito. Al 77’ brivido per l’Inter, ma la Goal Line Technology conferma che il colpo di testa di Gila non ha superato interamente la linea. In sintesi, una gara senza errori gravi ma con diverse imprecisioni tecniche e una gestione poco coerente. Manganiello chiude sotto la sufficienza: direzione di gara non disastrosa, ma certamente rivedibile.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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