San Siro è di Inter e Milan, la svolta è realtà. Ora si proceda senza intoppi

San Siro è di Inter e Milan, la svolta è realtà. Ora si proceda senza intoppiTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 16:49Editoriale
di Marco Corradi

Dopo un mese e cinque giorni di fiato sospeso, la svolta è realtà. Quest'oggi, 5 novembre 2025, è stato firmato il rogito per la cessione di San Siro all'Inter e al Milan, che hanno così ultimato il passaggio fondamentale per acquisire il Meazza dal Comune. Come da prassi italiana, il tutto è avvenuto ovviamente "last-minute" e con tutti gli occhi puntati addosso, per lasciare quella suspense sulla chiusura o meno dell'operazione nei tempi obbligati dall'imminente vincolo monumentale sul secondo anello. Certo, c'erano delle tempistiche burocratiche, ma arrivare a cinque giorni dalla partenza di quel vincolo che avrebbe impedito qualsivoglia lavoro sull'impianto (sarebbe scattato il 10 novembre) non nobilita sicuramente le parti, a maggior ragione dopo una trattativa che è durata mesi e i mille rinvii. Basti pensare che si sarebbe dovuto chiudere tutto a fine luglio, Sala dixit, invece il piano è slittato di tre mesi.

Ma tant'è, e ora assistiamo a un momento di storia sia per i club che per l'amministrazione cittadina. Inter e Milan escono dal loop dell'affitto annuale o biennale dell'impianto e, soprattutto, da qui in poi saranno totali padrone del destino di San Siro e dei suoi sviluppi futuri. Ci saranno ovviamente dei ricorsi che cercheranno di bloccare il tutto, col Comitato Sì Meazza molto agguerrito e varie situazioni in corso, ma da parte dei club filtra l'ottimismo per rispettare in tutto e per tutto la roadmap. Nei prossimi mesi verranno definiti gli ultimi dettagli del progetto, affidato agli architetti Norman Foster e David Manica e ai rispettivi studi, due garanzie per la costruzione di nuovi stadi che hanno ristrutturato e dato nuova vita a un elemento storico come Wembley. Si procederà poi al grande ultimo atto del San Siro come lo conosciamo, la cerimonia inaugurale di Milano-Cortina 2026, mentre nel 2027 partiranno i lavori.

Per evitare di far traslocare sia l'Inter che il Milan altrove, lo stadio come lo conosciamo tuttora verrà demolito solo nel 2031 e all'ultimazione dei lavori. Nel mentre si costruirà il nuovo impianto, che preserverà solo l'8/10% dell'attuale, in quello che è l'attuale parcheggio di San Siro. Uno spostamento di qualche metro che dunque non avrà reali effetti sulla viabilità, anche se dopo lo stadio verrà la volta di tutte le strutture commerciali e della riqualificazione del quartiere promessa dai club. Inter e Milan, che proseguiranno ancora insieme (una scelta che ha diviso i tifosi), dovrebbero dunque debuttare nel nuovo impianto nel 2031/32, dando l'addio a un pezzo di storia del calcio italiano.

San Siro resterà per sempre nei nostri cuori ma, così com'era successo al Bernabeu e al Camp Nou, rischiava di non soddisfare più gli standard moderni ed era uscito dalle grazie dell'UEFA per alcuni elementi dissonanti: basti pensare che, attualmente, il Meazza non è idoneo né ad ospitare le finali di Champions League, nè Euro2032. Urgevano dunque degli interventi strutturali, coi club che hanno optato per costruire uno stadio ex novo e non ristrutturare completamente l'impianto: il secondo tipo di intervento, probabilmente, sarebbe stato ancor più costoso. Ci prepariamo dunque ad accogliere tutte le novità sul nuovo San Siro e sul nuovo impianto, dalla scelta del nome alla partenza fisica dei lavori, con una rinnovata speranza: che tutto segua le tempistiche indicate, dando presto una nuova casa all'Inter e al Milan. E questo, lo sappiamo bene, in Italia è tutt'altro che scontato...