Chivu: "L’Inter è in fiducia, vittoria importante ma non guardo la classifica"

Chivu: "L’Inter è in fiducia, vittoria importante ma non guardo la classifica"
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di Alessandra Stefanelli

L’Inter supera la Lazio per 2-0 e chiude in vetta alla Serie A prima della seconda sosta stagionale. Soddisfatto ma prudente, Cristian Chivu analizza la prestazione dei suoi nella sala conferenze di San Siro, lodando il gruppo e il percorso di crescita della squadra. “Per me i passi falsi sono stati pochi, ne abbiamo persa una delle ultime dodici. Non guardo la classifica, è presto, lo dico per esperienza personale. Mi godo quello che i ragazzi stanno facendo e la consapevolezza che hanno acquisito nel vivere questo percorso lavorando sodo. Sappiamo di poter dire la nostra, ma ora serve continuare così”.

Sulla corsa scudetto, l’allenatore rumeno resta cauto: “Abbiamo perso tre partite come altre squadre. Qualcuno ha fatto più pareggi, ma è ancora presto per parlare di lotta al titolo. Serve equilibrio e concentrazione”.

Chivu riconosce anche i meriti della Lazio: “Non credo che si sia spenta la luce, bisogna dare merito all’avversario. L’approccio è stato buono, abbiamo voluto essere dominanti. Poi è normale che ci siano momenti in cui si soffre. La Lazio può mettere in difficoltà chiunque. Mi è piaciuta la maturità con cui abbiamo gestito la partita”.

Il tecnico ha poi spiegato l’atteggiamento aggressivo dei suoi: “Sì, i falli tattici fanno parte del nostro lavoro. Da inizio stagione insistiamo sullo switch mentale in fase di non possesso. L’approccio mi è piaciuto molto: siamo stati intensi e consapevoli. Dopo sette gare in pochi giorni, era importante capire i momenti e gestire meglio le energie”.

Su Calhanoglu e la gestione tattica: “Oggi avevamo bisogno di un play che sapesse adattarsi: basso in costruzione e alto in fase offensiva. Le squadre di Sarri sono organizzate, ma siamo stati maturi nel muovere la palla e cercare spazi”.

Infine, Chivu ha ribadito la centralità del gruppo: “Non ci sono gerarchie fisse, cambierò ancora. Voglio coinvolgere tutti perché il campionato è lungo. Mi interessa che ognuno si senta parte di questa squadra. Sono fortunato ad allenare giocatori così seri e disponibili: è questo il nostro vero punto di forza”.