Inter-Lazio 2-0, le pagelle: Dimarco re della fascia sinistra, show di Bastoni. Una sola nota dolente
INTER
Sommer 6 - La serata procede come ordinaria amministrazione, con un solo brivido significativo e degno di nota: guarda alla Handanovic il pallone che rischia di entrare, sulla conclusione di Gila. Per sua fortuna la sfera non varca completamente la linea, l'orologio dell'arbitro non suona e si resta sul 2-0. Si riscatta evitando la rete di Luca Pellegrini, ma continua a non dare sicurezze complete.
Akanji 6 - Quel giallo subito dopo mezz'ora e probabilmente eccessivo lo costringe a una gara più controllata e meno dominante sul punto di vista fisico. Prova a contenere Zaccagni, l'unica reale arma offensiva di una Lazio spuntata e ricca d'assenze. Ci riesce, non senza difficoltà.
Acerbi 6.5 - Chivu gli consente di ritrovare il campo dopo tre panchine consecutive, rimettendolo al centro della difesa e del progetto nerazzurro. Le risposte sono ottime, visto che Dia non vede letteralmente mai il pallone. Non contento, si sdoppia andando anche sul centrosinistra a coprire Bastoni.
Bastoni 7 - Quel giallo subito nel finale e qualche fallo di troppo su Zaccagni non cancellano una prova semplicemente sontuosa, da autentico dominatore della sua zona di campo. Corona una prestazione da campione con l'assist per l'1-0, e fornisce un supporto costante a Dimarco.
Dumfries 5.5 - L'unica nota dolente della serata. Appare sin da subito fuori partita e svagato, tant'è che Chivu lo riprende perché non aiuta la difesa e Barella perché non aiuta come di consueto la manovra offensiva. Questa confusione si insinua nella sua mente e, tra l'altro, perde nettamente il duello con Zaccagni. (dal 55' Carlos Augusto 6.5 - Entra come una furia sulla corsia destra, dimostrando di saper padroneggiare un altro ruolo. Manda subito in tilt la difesa della Lazio, servendo l'assist per la rete annullata a Zielinski).
Barella 7 - La partenza è soft, poi cresce esponenzialmente col passare dei minuti. Comanda i ritmi della gara, i ritmi del centrocampo e agisce da regista occulto al fianco di Calhanoglu. C'è il suo piede in ogni azione offensiva dell'Inter, troppo generoso quando rinuncia alla rete personale per servire Lautaro e propiziare una doppietta che non arriva. Dominante per novanta minuti più recupero, sorride anche Gattuso.
Calhanoglu 6.5 - Barella gli "ruba" il ruolo da regista in un paio d'occasioni, ma fa girare alla perfezione l'intero reparto. Questa volta non arriva al tiro e al gol, ben contenuto nella fase difensiva da Guendouzi che lo affianca a uomo. Un po' di affanno nel finale, forse per un colpo subito al termine del primo tempo: Chivu lo sostituisce. (dall'81' Frattesi sv - Lautaro lo abbraccia al momento dell'ingresso, consapevole del suo scarso minutaggio e delle poche chances, che potrebbero spingerlo all'addio invernale. Non incide).
Sucic 6 - Mostra grande personalità mettendosi a dirigere i compagni "alla Cambiasso" e giocando un paio di volte di suola, ma si divora la possibile rete del 2-0. Nella ripresa cala e Chivu lo sostituisce, scatenando una reazione tutt'altro che felice. (dal 55' Zielinski 6.5 - Idem come Carlos Augusto, entra con grandissima cattiveria e sembra tornato quello di Napoli. Lo dimostra con la rete, annullata, che sarebbe valsa il 3-0).
Dimarco 7.5 - Spettacolare la sua prova sulla corsia sinistra, sfruttando le lacune difensive di Isaksen e la serataccia di Lazzari. Dal suo piede parte l'assist per il 2-0 di Bonny, il suo braccio cancella invece il tris che chiuderebbe definitivamente i giochi e la serata. Nel mezzo, cross e percussioni a profusione per un giocatore definitivamente ritrovato. Gioca novanta minuti e non viene sostituito: sarà felice.
Lautaro 7 - Il Toro è la rappresentazione vivente della famose frase sui gol e il tubetto di ketchup: Chivu l'aveva schiacciato mercoledì, schierandolo per fargli ritrovare la rete in Champions League, e ne ricava gli effetti oggi. Dopo soli due minuti, ecco la magia d'esterno che vale il vantaggio e indirizza definitivamente la sfida: sale a 161 gol con l'Inter, otto in stagione. E sfiora più volte il bis, mancandolo per la troppa frenesia. (dal 70' Thuram 6 - Venti minuti per rodare la gamba e iniziare il recupero che lo porterà ad essere titolare dopo la sosta. Non ha grandi chances sottoporta).
Bonny 6.5 - Non incide particolarmente nel primo tempo, in un'Inter Lautarocentrica e molto votata alla corsia sinistra e al centrocampo, che fatica ad azionarlo in profondità. Si risveglia nella ripresa, con quello scatto e il tocco che vale il 2-0. Per Chivu è il vice-Thuram e ne sta dando la conferma. (dall'81' Pio Esposito sv - Chivu lo considera la quarta punta e gli concede una decina di minuti, nei quali non riceve molti palloni).
All. Chivu 7 - Aveva chiesto risposte durissime alla squadra, sia in pubblico che in privato, dopo quella prestazione sconcertante contro il Kairat. Può dire di averle ottenute, con un'Inter dominante sin dal via e letale dopo solo due minuti. I nerazzurri ottengono tre punti d'oro e salgono a 24 punti, dopo undici giornate, portandosi in vetta alla Serie A. Ottima la gestione degli uomini, nonostante qualche mugugno di Dumfries e Sucic, ottimo tutto in una serata che ne certifica la leadership. E pensare che due mesi fa, dopo le sconfitte con Udinese e Juventus, qualcuno ne chiedeva la testa...
LAZIO
Provedel 5.5; Lazzari 5.5 (dal 69' Pellegrini 6.5), Gila 5.5, Romagnoli 5 (dal 75' Provstgaard 6), Marusic 5.5; Guendouzi 6, Cataldi 5.5 (dal 66' Vecino 5.5), Basic 5.5; Isaksen 5 (dal 66' Pedro 6), Dia 5 (dal 66' Noslin 5.5), Zaccagni 6.5. All. Sarri.
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