Inter, la difesa scricchiola e il calendario preme. Ma manca il colpo del ko

"C'è rammarico, perché era una partita che dovevamo e volevamo vincere. Siamo andati due volte sopra, abbiamo sbagliato tre occasioni semplici". Ecco, altro che calendari da rivedere. Molto probabilmente la chiave di lettura corretta l'ha data proprio Simone Inzaghi al termine del match contro la Sampdoria. Un 2-2 difficile da digerire per come è arrivato, soprattutto dopo la doppia vittoria all'esordio sulla panchina nerazzurra. A questa Inter, rispetto a quella contiana, è mancato il colpo del ko nel momento chiave della partita: la giocata per archiviare la pratica, l'azione decisiva e di carattere per blindare il risultato. 

DIFESA DA RIVEDERE? - I numeri alla fine non mentono mai. Nelle prime tre giornate dello scorso anno i nerazzurri hanno incassato 6 gol, con 10 reti all'attivo. In queste prime tre partite sono arrivati 9 gol con 3 reti incassate, la metà rispetto alla scorsa stagione. La difesa non ha subito di più, ma comunque scricchiola, più per mancanza di motivazioni che per gol al passivo. La grinta, altro marchio di fabbrica di Antonio Conte, non è stata la stessa, almeno nel match contro i blucerchiati. 

COLPO DEL KO - Forse ciò che è mancato davvero è stato il punto esclamativo. I nerazzurri si sono specchiati nel momento decisivo del match, diverse le occasioni sparate in curva o non sfruttate da Lautaro e compagni. Ora però non c'è tempo per riflettere, mercoledì si torna in campo alla Scala del calcio per affrontare il Real Madrid, squadra che anche a distanza di anni e decenni rappresenta l'eccellenza nell'immaginario collettivo. Le chiacchiere, quando c'è il campo di mezzo, stanno a zero.