L'Inter è tornata! I nerazzurri risorgono col Barcellona nel segno di Calha. Inzaghi respira
Riecco la vera Inter! Nerazzurri quasi da sogno nella notte di San Siro in Champions: vittoria per 1-0 al Meazza contro il Barcellona e qualificazione agli ottavi più che mai possibile. Calhanoglu la indirizza nel primo tempo, poi tanta sofferenza, ma Xavi si deve inchinare a Inzaghi che respira e blinda la panchina. Nel girone l'Inter è seconda dietro al Bayern, ma sono tre le lunghezze di vantaggio proprio sugli spagnoli. Il 'ritorno' al Camp Nou sarà infuocato.
Inzaghi sceglie Correa con Lautaro, Dumfries spedito in panchina
In un match cruciale per l'Inter e per il suo futuro, Simone Inzaghi sceglie il 'suo' Correa in attacco al fianco di Lautaro, recuperato dopo l'affaticamento accusato post Roma. Out Dumfries, al quale viene preferito Darmian, mentre a centrocampo i nerazzurri si affidano ai due palleggiatori Mkhitaryan-Calhanoglu. Di nuovo in panchina Asllani. In difesa si rivede invece De Vrij: a lui il compito di marcare il pericolosissimo Lewandowski. Xavi deve fare a meno dei due centrali di difesa titolari, ma può puntare sulla qualità di Gavi e Pedri a metà campo.
Il Barcellona gioca, l'Inter crea: protagonista pure il Var
Il copione è quello ampiamente prevedibile: il Barcellona che fa la partita e palleggia, l'Inter tutta compatta dietro a coprire ogni spazio. Per 18 minuti o giù di lì, va così: Dembelè è l'anima offensiva dei blaugrana, ma la difesa nerazzurra lo contiene bene. Tant'è che di pericoli per Onana non ne arrivano. L'unica eccezione è un colpo di testa di Christensen da corner, però facilmente controllato. In mezzo al dominio territoriale del Barcellona è l'Inter ad avere la chance più grande: contropiede ben condotto, Calhanoglu fa partire una staffilata dai 30 metri e ci serve Ter Stegen per mettere la palla in angolo. Con il passare dei minuti Skriniar e compagni escono dal guscio e provano a scrollarsi di dosso un po' di tensione. Al 23' San Siro si anima tra le proteste dei nerazzurri in campo. Eric Garcia tocca la palla in area in maniera evidente, il fischietto Vincic lascia però proseguire. Scontata la chiamata del Var, ma il rigore non arriva. C'è un precedente fuorigioco di Lautaro infatti, a invalidare il tutto. Il match scorre piacevolmente e la svolta arriva nel recupero del primo tempo: ripartenza nerazzurra, la palla viaggia bene e finisce sui piedi di Calhanoglu. Destro rasoterra preciso da fuori area, e la palla si spegne lentamente in rete. Una bella Inter va all'intervallo 1-0 sul Barcellona. Meritatamente.
Var protagonista: Onana salvato su Pedri. Poi tanta sofferenza
La rabbia del Barcellona esce fuori nella ripresa: i blaugrana, sotto di un gol, si buttano tutti in avanti, ma sono poco compatti. E pure un po' nervosi. Qualche fallo di troppo aiuta l'Inter a far scorrere i minuti, a spezzettare e prendere fiducia. Meno a sfruttare i potenziali contropiedi: i padroni di casa sono troppo imprecisi negli ultimi metri. Al 68' cala il gelo su San Siro: Dembelè scappa a destra, cross e una uscita poco ortodossa di Onana favorisce Pedri che insacca. Anche qui entra in gioco il Var, ma positivamente per l'Inter: prima di giungere sui piedi di Pedri, la palla è stata colpita con una mano da Ansu Fati. Forse involontariamente, ma le immagini sono chiare: gol annullato e si riparte. Inzaghi si gioca le carte Acerbi, Gosens e Darmian, e prende ufficialmente al via la fase della sofferenza: la vittoria è troppo preziosa. Un colpo di testa di Lewandowski, pericolosissimo, e un Var per presunto fallo di mano di Dumfires in area (movimento congruo dell'olandese), fanno venire i brividi, quasi peggio degli 8 minuti di recupero. Il tiro-cross di Dembelè al 95', fuori di un soffio, è l'ultima grande chance dei blaugrana che escono sconfitti da San Siro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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