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Stellini: "C'è ancora tanto Conte in questa Inter, Italiano mi ha stupito"

PODCAST - Stellini: "C'è ancora tanto Conte in questa Inter, Italiano mi ha stupito"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 settembre 2021, 16:43Podcast
di Ada Cotugno

Maracanà con Marco Piccari e Andrea Piervincenzi. Ospiti: Massimo Brambati, Alessio Tacchinardi, Cristian Stellini. Stellini:" Il Napoli dopo 6 giornate pratica il migliore calcio. Anguissa ha cambiato il centrocampo. In questa Inter c'è molto di Conte. Sorprendete quello che ha fatto Italiano. Tacchinardi:" Barella crescita impressionante e si sente più forte. Conte decisivo nella crescita." Brambati:" Godin non può scivolare così in area.

Ai microfoni di Tmw Radio Cristian Stellini ha parlato dell'andamento dell'Inter. Nella squadra di Inzaghi si intravede ancora il lavoro fatto da Antonio Conte: "C'è ancora molto Conte, la squadra è cambiata ma gli undici titolari sono praticamente gli stessi. Si vede che c'è stato un ottimo lavoro, quindi ancora oggi c'è ancora qualcosa di Antonio. Come nel Napoli ci sono ancora cose delle stagioni passate. Conta anche la scelta societaria, che ha dato continuità con il nuovo tecnico a un lavoro fatto precedentemente. Inzaghi ha un modulo simile, che ha sviluppato negli anni alla Lazio".

Cosa ha detto questa giornata?

"Ha detto che il Napoli è una squadra forte, che sta giocando il miglior calcio in Italia e merita ampiamente di essere primo. Poi le altre, vedi Milan, Inter, Atalanta, sono dietro ma c'è grande equilibrio".

Napoli quindi più forte?

"Citerei Anguissa. Questo giocatore ha cambiato gli equilibri. Era una squadra che giocava bene, con grandi potenzialità in fase offensiva ma poca fisicità in mezzo al campo. Con lui ha cambiato volto".

Capitolo Godin, come valuta il fallo su Osimhen?

"Non è un momento felice. Viene da un infortunio, forse non era lucido. E c'è anche un po' di nervosismo. Si è fatto prendere dalla foga del momento, anche suo. Non è un intervento da lui".

Barella prossimo capitano dell'Inter?

"Potrebbe diventarlo. I grossi miglioramenti sono nella maturità che ha acquisito, nel gestire le forze, ma anche la gara stessa e i suoi momenti. Sa quando deve rallentare o velocizzare il gioco. Ora ha più marce e tempi di gioco".

Com'è Conte nella vita lavorativa?

"E' un martello davvero. Nella realtà è molto più fluido rispetto alla pubblicità di Sky, ha un grande istinto in quello che fa". 

Quale tecnico l'ha stupita di più finora?

"Italiano. E' sorprendente quello che ha fatto fino ad oggi alla Fiorentina. Ha preso una squadra che aveva un certo assetto e mentalità, oggi affronta tutti a viso aperto e spesso ha la meglio. Ha ampi margini di crescita, oggi gioca per il valore che ha".

Secondo lei Conte tornerebbe alla Juventus?

"Tornare alla Juventus? Ho la fortuna di non avere l'obbligo di decidere io, quindi le scelte le fa l'allenatore (ride, ndr). Credo che Conte abbia dimostrato di essere un grandissimo professionista, altrimenti non avrebbe scelto di andare all'Inter. Ha messo in discussione tanto del suo passato e ha ottenuto risultati. Lui vive di sentimenti, ha già parlato con la scelta che ha fatto. Se ci fossero i presupposti, lui guarderebbe alla professione, prima che al sentimento".

Perché la Juventus prende tutti questi gol?

"Probabilmente negli anni passati la fase difensiva non è stata una priorità. La Juve ha sempre avuto una difesa forte, Allegri ha bisogno di tempo per registrare un po' di cose. Ma la fase difensiva non è solo il reparto arretrato, si deve lavorare di squadra per questo. Qualche errore di troppo comunque individualmente è stato fatto".

Conte accetterebbe la panchina del PSG?
"Sarebbe difficile dire di no. E' adatto a una piazza come quella. Credo che sarebbe pronto ad accettare un incarico simile".