QS - Il rilancio dell'Inter passa da Lautaro. Finora nessuna sufficienza nei big match

QS - Il rilancio dell'Inter passa da Lautaro. Finora nessuna sufficienza nei big matchTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 12:30News
di Michele Maresca

"La rabbia del numero 10 sostituito a Madrid: finora sotto la sufficienza le sue prove nei match clou". Con questo giudizio netto, che si legge nell'edizione cartacea presentata oggi, il Quotidiano Sportivo sottolinea come sia mancato il timbro di Lautaro Martinez nei big match sinora disputati dall'Inter in questa stagione.

Il capitano nerazzurro, sostituito nella sfida contro i colchoneros per lasciar spazio a Francesco Pio Esposito, non è riuscito a trascinare la sua compagine nei momenti più delicati delle gare di cartello che hanno visto finora protagonista la sua compagine. A partire da quella contro la Juventus, nella quale è stato Marcus Thuram a rappresentare il principale riferimento offensivo dei meneghini (con una doppietta rivelatasi, poi, vana ai fini del risultato finale). Per passare agli scontri diretti con Napoli e Milan, due incontri nei quali si è assistito a una versione decisamente lontana da quella del miglior Toro.

Non solo in termini di apporto in fase offensiva, ma anche dal punto di vista della leadership, della combattività, della ferocia solitamente mostrata dal capitano argentino quando più conta. Si pensi, in tal senso, alle prestazioni di valore assoluto garantite dal numero 10 nerazzurro contro Bayern Monaco e Barcellona, nella scorsa edizione di Champions League, in cui ha abbinato la finalizzazione a un lavoro encomiabile in termini di ripiegamento difensivo.

Le prove offerte in passato testimoniano come vi siano i presupposti per poter auspicare in una futura incidenza determinante del Toro nei prossimi match di cartello della sua compagine, in Italia così come in Europa, ma occorrerà cambiare registro per poter sperare di tramutare le ambizioni in riscontri concreti. Per meritarsi la fiducia massima a lui accordata dalla società in sede di rinnovo: "In quei 9 milioni netti più bonus di ingaggio c'è il valore che i dirigenti riconoscono al trascinatore, al professionista, fattori che vanno oltre al contributo tecnico ma che non possono prescindere da esso", rimarca con chiarezza il quotidiano.