"Senza fine", direbbe Ornella Vanoni. A San Siro suona un disco già sentito, è la solita Inter

"Senza fine", direbbe Ornella Vanoni. A San Siro suona un disco già sentito, è la solita InterTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandra Stefanelli

Il derby di Milano racconta una storia già vista, quasi ripetuta con la precisione di un vinile che torna sullo stesso solco. L’Inter crea, domina, colpisce legni e sbatte contro un portiere in versione supereroe, ma alla fine a vincere è sempre il Milan. È il copione degli ultimi 580 giorni, sei derby senza sconfitte per i rossoneri, quattro vittorie e due pareggi. L’ultimo sorriso interista risale all’aprile 2024, notte dello Scudetto della seconda stella. Da allora, solo bocconi amari.

Allegri si prende il derby alla sua maniera: compattezza, cinismo, transizioni chirurgiche. L’azione del gol è un manifesto del “massimalismo mininale” del tecnico rossonero. L’Inter perde un pallone banale in uscita, Fofana apre il campo, Saelemaekers calcia e Pulisic - come sempre illuminante contro i nerazzurri - brucia un distratto Akanji e firma l’1-0. Primo tiro nello specchio, vantaggio. È così che si vincono le partite pesanti.

L’Inter invece le perde. E da troppo tempo. Il rigore fallito da Calhanoglu pesa come un macigno, l’immagine di un momento che vale più di mille analisi: un big match dove serve feroce lucidità, il turco sceglie un rigore timido e Maignan lo divora. Come se aspettasse proprio quel pallone. Come se sapesse già tutto.

Eppure i nerazzurri dei rimpianti ne hanno a palate: due pali, un Maignan indemoniato, tante occasioni sciupate. Ma anche limiti strutturali. Carlos Augusto spaesato a destra, troppa frenesia dopo lo svantaggio, scarsa concretezza quando conta davvero. È la fotografia di una squadra che gioca bene, spesso benissimo, ma che inciampa sempre nelle notti importanti.

Perché i numeri non raccontano bugie: su quattro scontri diretti, l’Inter ne ha vinto uno soltanto, quello con la Roma. Poi solo sconfitte: Juventus, Napoli, Milan. Come un anno fa. Come se il problema non fosse episodico, ma radicato. Ornella Vanoni, scomparsa pochi giorni fa, avrebbe detto: “Senza fine”. E il derby di San Siro sembra proprio questo: un ciclo che l’Inter non riesce a spezzare. Di fronte, un Milan meno brillante ma più intelligente, più cinico, più maturo nei momenti decisivi. La classifica intanto si complica e le sconfitte stagionali sono già troppe per poter parlare di Scudetto.