La tensione tradisce l'Inter e anche Chivu: cambi affrettati, si poteva agire diversamente
L'episodio chiave di Napoli-Inter è senza dubbio quel rigore inesistente concesso agli azzurri, generato dal grave errore congiunto dell'arbitro Mariani e dell'assistente Bindoni, ma a pesare nel ko nerazzurro sono anche gli errori difensivi e quel fortissimo nervosismo che ha di fatto tagliato fuori Chivu e i suoi dalla partita nell'ultima mezz'ora. Si poteva recuperare già nel primo tempo, con quei due errori di Lautaro e la chance per Bastoni, e si poteva a maggior ragione farlo dopo il 2-1.
L'Inter ha sprecato una grande occasione di togliere punti al Napoli e, tra risse e polemiche, ha fatto anche il gioco di Conte abbandonando progressivamente la gara. A pesare sono state anche le scelte di Cristian Chivu che, forse, è caduto a sua volta nel nervosismo. I cambi del tecnico sono apparsi affrettati e poco utili allo sviluppo della gara, a partire dall'ingresso di Zielinski (e non di Sucic) per Mkhitaryan. Il polacco non ha avuto un impatto, così come non l'ha avuto nessuno dei suoi compagni.
Eccessivo cambiare tutto il centrocampo a mezz'ora dal termine, sbagliato forse non osare le tre punte nel tentativo di rimonta. Chivu stesso ha mostrato qualche dubbio nel post-gara, dicendo che avrebbe analizzato tutto "comprese le sue scelte". Chissà che, nelle prossime ore, non finirà nel concordare con la nostra analisi: togliere Barella, Calhanoglu e Dumfries in quella situazione, senza dubbio, è stato affrettato e deleterio.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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