Iuliano torna su Juve-Inter ’98: "Tutti mi chiedono la stessa cosa. Ma fu più una bomba mediatica..."

Iuliano torna su Juve-Inter ’98: "Tutti mi chiedono la stessa cosa. Ma fu più una bomba mediatica..."
Oggi alle 15:45News
di Alessandra Stefanelli

Mark Iuliano è tornato a parlare dell’episodio più discusso della sua carriera, quello scontro con Ronaldo in Juventus-Inter del 1998, durante una lunga intervista al podcast Centrocampo. E ancora una volta, l’ex difensore bianconero ha offerto una versione lucida – e per certi tratti sorprendente – di uno dei momenti più iconici e polemici del calcio italiano.

“Tutti mi chiedono la stessa cosa, il ’98”, esordisce Iuliano. “Con tutto quello che uno ha vinto nella propria carriera, a volte sembra che tutto si riduca a un episodio. A me fa ridere perché poi con Ronaldo ci siamo visti tante volte, abbiamo giocato mille partite contro, e non ne abbiamo mai parlato. È stata una bomba mediatica esterna che colpiva tifoserie e società, più che noi calciatori”.

Sul contatto con il Fenomeno, Iuliano spiazza:
“Io penso che nemmeno col VAR si potessero mettere d’accordo. Avrei imprecato se non mi avessero dato un rigore così contro? Sì, prima di rivedere il replay sì… Non è questione di rigore o meno. Allora gli arbitri decidevano e si prendevano la responsabilità insieme ai guardalinee, che oggi sono diventati inutili. Ora l’arbitro fischia rigore a priori e aspetta che il VAR lo smentisca. Chiedono tutti a me, ma io ero fermo: è lui che passa…”.

L’ex difensore racconta anche un aneddoto curioso:
“Un tifoso una volta mi disse che la colpa era di Torricelli e Birindelli, perché la palla non doveva nemmeno arrivare lì. Mi fece talmente ridere che andai a rivedere l’azione guardando loro. Amici, amici… e guarda come mi hanno messo alla gogna, quando potevano rinviare!”

Per Iuliano, comunque, la partita non poteva essere decisa da quell’episodio:
“Noi stavamo vincendo 1-0 ed eravamo talmente superiori che per me le due squadre erano imparagonabili. Però Ceccarini dopo 30 secondi diede rigore a noi, e c’era la buonanima di Simoni in campo con tutta la panchina. Lì avrebbero dovuto cacciare tutti, sospendere tutto, prendere provvedimenti. Poi il rigore per il fallo di West c’era…”