Inter, la cessione di Frattesi non potrebbe restare senza conseguenze. Koné, Lookman e una 'terza via'

La notizia di un possibile affondo del Newcastle per Davide Frattesi, non ritenuto incedibile dall'Inter, ha riaperto uno scenario che sembrava ormai definitivamente sigillato in vista degli ultimi giorni del calciomercato estivo.

La dirigenza nerazzurra ha espresso con chiarezza la sua posizione ai Magpies: Frattesi è cedibile, ma solo sulla base della premessa che sia offerta una cifra adeguata e sia prospettato un trasferimento a titolo definitivo o un prestito con obbligo di riscatto a condizioni non difficili.

Ponendo come effettiva l'ipotesi di una cessione, la società meneghina non potrebbe di certo continuare a perseguire l'idea del mancato interventismo sul mercato in entrata. Con 35-40 milioni nelle proprie casse, l'Inter non avrebbe altra scelta che non sia quella di operare nel modo ritenuto più adeguato per soddisfare le sue esigenze primarie - in linea con quanto indicato dal tecnico Cristian Chivu.

È qui che emerge una riflessione: qual è il settore del campo nel quale viene ad essere ritenuto più urgente un investimento prima dello scadere del mercato? In attacco, con Ademola Lookman; a centrocampo, con un eventuale ritorno di fiamma per Manu Koné; in difesa, con l'affondo per un difensore giovane o già pronto? Varie sono le alternative, ciascuna avente i suoi elementi favorevoli e sfavorevoli.    

Il compito della dirigenza - d'accordo con lo staff tecnico - sarà eventualmente quello di definire con attenzione e definitività la scala delle sue priorità. Nella consapevolezza di non poter sbagliare un colpo potenzialmente determinante per le dinamiche interne alla squadra e gli equilibri generali del Campionato.