Inter, adesso è il momento dell'azione. L'esigenza è di costruire nel presente il futuro auspicato

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Oggi alle 00:00Editoriale
di Michele Maresca

Il mercato dell'Inter vive un momento di transizione da cui potranno conseguire due esiti diversi: la consapevolezza di una rosa rafforzata o il rimorso di non aver ultimato una sessione estiva le cui premesse facevano presagire un miglioramento importante dell'organico. 

Procedendo con ordine, la dirigenza nerazzurra ha sinora effettuato 4 acquisti in entrata, di cui 3 a centrocampo e uno in attacco. I primi due sono stati quelli di Petar Sucic e Luis Henrique - sostanzialmente definiti prima dell'inizio della finestra estiva di mercato - la cui matrice è stata rappresentata dalla volontà di affidarsi a giovani già pronti ma dotati anche di significativi margini di miglioramento. La scelta di puntare su tali profili è stata la diretta conseguenza delle nuove linee direttive indicate da Oaktree ed eseguite dalla dirigenza, con al vertice l'idea di acquistare a cifre relativamente contenute calciatori che potrebbero veder sensibilmente incrementato il valore di mercato durante la propria esperienza all'Inter.

Successivamente, la società nerazzurra ha definito l'acquisto di Ange-Yoan Bonny, calciatore seguito da ben prima dell'approdo di Cristian Chivu sulla propria panchina. Nel caso del francese, l'idea di fondo è che possa rappresentare il sostituto ideale di Marcus Thuram, data la qualità da lui espressa nella gestione del pallone e la sua capacità di creare superiorità numerica grazie a forza fisica e buone doti di dribbling.

In questo scenario, l'unico vero acquisto della seconda fase di mercato è stato quello di Andy Diouf, giunto dal Lens per una cifra pari a 25 milioni di euro. Il francese, nell'ideale dell'Inter, dovrà fungere da centrocampista box-to-box la cui presenza potrà consentire il passaggio al 3-4-2-1, caro al tecnico rumeno. Al momento, Diouf può essere definito una "scommessa", dato che è stato prelevato dalla Ligue1 quando ancora non si era affermato nel calcio francese. Ad ogni modo, il suo acquisto rientra indubbiamente nei parametri di Oaktree in termini di giovane età e futuribilità. Al campo la parola finale.  

Tra gli acquisti fatti finora e la fine del mercato vi è ciò che potremmo definire come "il tempo dell'azione". Ossia quello in cui i dirigenti dell'Inter avranno il compito di individuare un difensore che possa consentire di immaginare - nell'idea di società e tifoseria nerazzurra - una reale alternativa futura a Francesco Acerbi e Stefan De Vrij. E che magari sia in grado di giocare - all'occorrenza - anche nella posizione di braccetto sinistro, così da affidare a Carlos Augusto principalmente la funzione di esterno mancino accanto a Federico Dimarco - specialmente in seguito alla cessione di Nicola Zalewski all'Atalanta. 

È segnatamente sul piano degli interventi (o delle omissioni) in difesa, dunque, che si manifesterà il discrimine tra un mercato incompleto e un mercato completo. Dotare la rosa nerazzurra di una figura che possa gradualmente imporsi al centro della retroguardia meneghina, in presenza di caratteristiche di "aggressività" e capacità di difendere con una linea più alta, significherebbe costruire nel presente l'Inter del futuro. Una squadra, quest'ultima, nella quale non dovrà mancare un degno sostituto di due storici nerazzurri come Acerbi e De Vrij.