Gazzetta durissima: "Inter snob. Ma gioco e mercato non funzionano". L'analisi
C'è un prima e un dopo eliminazione dalla Supercoppa italiana per l'Inter, che non ha saputo piegare il Bologna ai calci di rigore, mancano così l'appuntamento con un trofeo che avrebbe significato la prima gioia di Chivu sulla panchina nerazzurra. Ma La Gazzetta dello Sport è andata più in profondità di così: "Snob. Gioco e mercato non funzionano", si legge nel sunto proposto nell'edizione odierna. "Paga colpe di mercato", tra cui l'incognita Diouf rivelatasi tutt'altro che l'incontrista desiderato dal tecnico romeno, profilo ricercatissimo in Manu Koné della Roma in estate.
"Luis Henrique non è l'apriscatole tecnico che manca da anni", sentenzia la Rosea, sebbene il brasiliano ex Marsiglia si stia comunque rivelando importante in assenza di Dumfries. Passando poi al gioco, "collettivo e di respiro europeo, anche bello", riconosce il quotidiano milanese. Però ha due pecche di fondo: "La prima di ragione tattica, la seconda di ragione etica. La mediana ha poca interdizione e soffre sempre squadre dal motore potente, gente di gamba, forte che attraversa il campo".
Poi il problema della "presunzione": "sentirsi troppo bella, ingiocabile e quindi predestinata alla vittoria. E qui c'entra l'allenatore", la colpa inferta dalla Rosea a Cristian Chivu, che "deve maturare il distacco e l'autorevolezza per far diventare cattiva e vincente un'Inter che si accontenta troppo spesso di mostrarsi bella e dominante".
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