Corona non fa nuovi nomi, ma svela: "Ho le prove in una chiavetta, il business è ampio. In tanti giocano sul mercato nero"
Chi si aspettava delle rivelazioni scottanti o un nuovo giro di nomi, è rimasto deluso. Fabrizio Corona non ha aperto il vaso di Pandora sui giocatori che scommettono, ma si è limitato a fornire ulteriori dettagli riguardo alla sua inchiesta ai microfoni di Avanti Popolo: "Il business è troppo ampio, dipenderà tutto da quanto la Procura di Torino avrà voglia di indagare su un malcostume che coinvolge almeno il 30% dei giocatori italiani. Ho tutte le prove in una chiavetta, con nomi, dati e audio. In un audio ci sono quattro giocatori che parlano di quanto hanno scommesso in quei giorni".
Si prosegue sulla ricostruzione dei rapporti tra Tonali, Zaniolo e Fagioli: "Nelle chat del telefono di Fagioli si parla delle scommesse di Tonali e Zaniolo. Fagioli e Tonali giocano nel 2011 a Piacenza, crescono insieme e si incrociano con un gruppo di persone che sono il fulcro di questa indagine. E uno di questi è l'ex braccio destro di Zaniolo. L'ex romanista non sa che ci sono le prove, sbaglia a negare e/o ritenersi estraneo. Scommetteva anche sul calcio, il metodo era quello di dare i soldi, il PIN della carta e l'Iban ad altri, far ritirare tutto e far scommettere un altro al posto di Zaniolo. Il nipote della mia fonte lo aiutava ed è stato picchiato da delle persone pericolose a cui doveva dei soldi, poi la madre di Zaniolo si è messa in mezzo e li ha fatti allontanare".
In seguito, ecco l'attacco alle società: "Fagioli faceva scommesse anche sul mercato nero. Secondo me, e non voglio fare la morale, credono che i soldi che si giocano sono uno sfizio da togliersi, una leggerezza. Ci sono due tipi di scommesse dei calciatori: quelle classiche e il mercato nero. Le grandi reti sportive vivono e nascono grazie agli investimenti delle case da gioco, idem la pubblicità che finanzia i giochi. I giochi sono dello Stato: poi ci sono quelli illegali. Vengono contattati attraverso giri strani che tutti i coinvolti sono tutti collegati a un unico centro, un gruppo di persone che permettono a queste persone di giocare sulla parola e andare avanti a ‘pagherò’, perché convinti dal contratto e dal volto del calciatore come garanzia. Le società sapevano, i procuratori di Fagioli e Zaniolo sapevano. E nessuno ha detto niente. L’agente di Zaniolo ha dato i soldi a lui per recuperare i debiti. Se io non avessi fatto i nomi di Zaniolo e Tonali la polizia non sarebbe andata a Coverciano".
La chiusura è su Zalewski, che ha smentito di essere coinvolto: "Zalewski è fidanzato da due anni con una ragazza che è la figlia di una mia amica. Io conosco tutto di questo giro e Zalewski gioca da anni. La diffida che lui ha detto che mi farà non mi arriverà mai. Scommetto tutto, perché ho le prove che lui gioca. Fotografato con questo gruppo di persone che non voglio nominare. E' il miglior amico di El Shaarawy, amicissimo di Zaniolo e scommette sempre, sempre, sempre".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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