L’equivoco sulle “seconde linee” dell’Inter

Siamo quasi ai titoli di coda di una stagione folle che sta terminando lasciandoci giusto il tempo di comprendere che immediatamente dopo ne inizierà un’altra, con l’intermezzo iperbolico del mondiale per club.
Sull’Inter ci siamo fatti tutti delle idee e, nonostante lo sforzo di restare razionali, la differenza tra almeno un titolo e niente si farà sentire.
In un momento di euforia successivo al Bayern ad esempio, avevamo chiesto ai tifosi di dare un giudizio complessivo su Inzaghi e c’era stato un plebiscito. Le tre partite successive, comprensive anche di Coppa Italia, hanno ridimensionato le valutazioni di molti tifosi e reso Inzaghi ai loro occhi un sopravvalutato o, peggio, un perdente.
E’ una condanna quella di non essere giudicati per l’esatto peso del proprio valore, perché tifosi e stampa non hanno modo o semplicemente non hanno voglia di soppesare tute le componenti che determinano un parere. Perciò oggi Inzaghi, nonostante gli apprezzamenti e la stima, ha una reputazione definitiva appesa unicamente alla finale di Champions.
Il Campionato si è di nuovo ravvivato per un clamoroso pareggio interno del Napoli col Genoa ma, nonostante l’ottimismo e la fiducia inevitabili in un momento di euforia, è sempre il Napoli ad avere il pallino e andrà a Parma con tre titolari fuori (Buongiorno, Juan Jesus e Lobotka) ma ritrovando Neres e un avversario privo di ben nove giocatori, la maggior parte dei quali titolari.
E’ giusto illudersi, contare su Chivu e su un Parma determinato a salvarsi, ma allo stesso tempo tutte quelle assenze rischiano di pesare troppo nell’economia di una partita tanto delicata.
L’Inter recupera alcuni giocatori e il club cerca di tenere la tensione alta dopo la bella sorpresa. E’ evidente come l’ambiente pensi di nuovo allo scudetto con allegria ma senza lo stesso stress di prima, non solo perché non dipende più dall’Inter ma anche perché la finale di Champions raggiunta genera un esaltazione che fa passare in secondo piano la fessura che si è riaperta per il titolo.
Va detto che è positivo avere la testa non completamente intasata dal pensiero della finale e ci sono alcune considerazioni che vanno fatte in questa parte di stagione:
Siamo tutti piacevolmente sorpresi nel vedere un nuovo Taremi, più attivo, efficace e utile alla squadra. Bisogna capire come mai si è rimesso in moto solo ora. Il suo destino sembra ancora oggi più legato ad una cessione, per rimettere a nuovo un reparto che vedrà gli addii di Correa e Arnautovic. L’iraniano tuttavia aveva rilasciato un’intervista in cui raccontava di avere dei problemi legati alla pubalgia. Può essere stato anche l’ambientamento ma viene da chiedersi se la società non stia meditando di tenerlo anche la prossima stagione come quinta punta nel caso non dovesse riuscire ad accasarlo altrove. Quello che stiamo vedendo somiglia molto di più all’attaccante che aveva fatto bene al Porto. Non bastano tre partite ma un piccolo dubbio è legittimo porselo.
Un'altra considerazione andrà fatta anche su Frattesi, perché senza dubbio non ha le qualità di palleggiatore necessarie per fare il titolare all’Inter ma ha delle caratteristiche uniche nel suo genere.
E’ più probabile che alla fine venga ceduto ma viene da chiedersi se non esista un modulo in corsa in grado di valorizzare le sue qualità.
In ultimo Zalewski, esterno che sa fare anche l’interno di centrocampo e che ha qualità tali da renderlo un jolly prezioso. Confesso che non nutrivo grandi aspettative su di lui, eppure le sue prestazioni sono sopra la sufficienza e molte delle sue giocate sono state davvero notevoli, specie pensando allo splendido gol realizzato col Torino e che ha ricordato il bel gol di Vieri in un Inter-Parma 5-1 di vent’anni fa.
Le seconde linee sono quelle che hanno dato risposte intermittenti ma se guardiamo meglio la filigrana della rosa è soprattutto l’attacco ad essere mancato ed è possibile che questo sia ricaduto sulla reputazione di tutti i giocatori della panchina. Le prossime tre partite serviranno a capire anche questo.

Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
