Ma dove la vedono questa stagione fallimentare? La goccia Inzaghi e la roccia Conte

Ma dove la vedono questa stagione fallimentare? La goccia Inzaghi e la roccia ConteTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:00Editoriale
di Ivan Cardia

Hai voglia a dire che c’è solo Antonio Cassano, il principale sostenitore dell’improbabile tesi per la quale la stagione dell’Inter, se non vincesse la finale di Champions League con una squadra che ha il triplo del fatturato e paga il 50% in più di stipendi ai propri giocatori, sarebbe fallimentare. Non è l’unico, e non parliamo di segreti pensieri di chi fa su e giù dal carro nerazzurro e di Simone Inzaghi, ma ogni tanto qualcuno la butta lì. In caciara. È una tesi così incredibile che non ci sarebbe nemmeno bisogno di stare a smontarla. Però non si può dire sempre e comunque tutto quello che si vuole, anche senza alcun fondamento.

Inzaghi ha vinto uno scudetto in tre anni, forse in quattro. È vero, è un dato di fatto, non si scappa. In questa stagione sarebbe bastato non perdere per strada un paio di punti di troppo e la missione sarebbe stata possibile, anche perché il Napoli di Antonio Conte ha trovato energie - non gioco - pure nelle difficoltà nerazzurre. Questo non è un fatto di fatto, ma ok, ammettiamo, è un’ipotesi molto realistica. Però poi c’è tutto il resto. Dove è iniziato questo percorso, con il tecnico salentino in fuga da Milano perché scettico (eufemismo) sulle potenzialità dell’Inter. E come è continuato, con giocatori a parametro zero e senza alcun volo pindarico, nemmeno immaginato. C’è l’Inter che in Europa era finita nel dimenticatoio, e c’è quella che oggi è ancora protagonista dell’ultimo atto nella seconda finale. E hai voglia a parlare di stagione fallimentare.

“La goccia dice alla roccia: tempo ci vorrà, ma il buco ti farò”. È un proverbio della saggezza popolare, oggi la goccia è Inzaghi e la roccia è Conte. L’Inter ha frenato, e ha concesso al Napoli di essere artefice del proprio destino, ma non ha mollato. È una grandissima differenza. A 180 minuti dalla fine, la Serie A non è ancora un discorso chiuso. È difficile, certo, fare il buco a chi è bravissimo quando si tratta di andare dritto, ma il pari contro un Genoa di seconde o terze linee - fosse successo il contrario, immaginiamo i commenti - conferma la fragilità del Napoli primatista. L’Inter è lì, pronta ad approfittarne ancora: sei punti in due giornate, per non avere ulteriori rimpianti, ecco l’obiettivo. Mica da dare scontato, ma da centrare. E poi si vedrà se Inzaghi avrà fatto il buco.