Acerbi: "Si vede che Chivu ha giocato e ha vinto, gli allenamenti sono molto più intensi"

Acerbi: "Si vede che Chivu ha giocato e ha vinto, gli allenamenti sono molto più intensi"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 20:15News
di Marco Corradi

Nel suo intervento ai microfoni di Sky Sport, per presentare l'autobiografia "Io, guerriero", Francesco Acerbi racconta il suo rapporto coi tecnici avuti in carriera. Di seguito le sue parole: "Al Milan con Allegri ho fatto solo sei mesi, mi ha fatto giocare e lo ringrazio. Era improponibile farmi giocare all’epoca, mentalmente non ero proprio dentro. L’ho sempre detto. Però mi ricordo bene, mi faceva giocare anche quando non avrei dovuto. Di Francesco mi ha aiutato nella regia, poi c’è stato Iachini che fa morire dal ridere e mi ha messo nella difesa a tre. Poi Inzaghi, con cui ho fatto 7 anni, insieme ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Mi hanno insegnato tutti qualcosa, ho avuto allenatori ottimi sia a livello umano sia tecnico".

Il giorno della finale di Monaco eravate stanchi all’impressione. Cosa è successo?

"Dopo la partita ci siamo guardati tra noi e non eravamo neanche incavolati perché era stata talmente tanto una partita finita non appena era cominciata che è stato difficile anche da decifrare. Però ho visto stanchezza mentale: abbiamo fatto Bayern, Barcellona, dovevamo vincere con la Lazio e abbiamo pareggiato, eravamo a Como col campionato in ballo, aspettavamo il Napoli… Avevamo sprecato tante energie in meno fino a quel momento. Poi dopo una settimana abbiamo giocato col PSG e ci eravamo caricati tanto per quella partita perché battere Bayern e Barcellona dici ‘qua vinci eh’. Tante persone dicevano che eravamo favoriti, avevamo questa pressione, la stanchezza… E siamo arrivati un po’ scarichi, poi abbiamo trovato un PSG così preparato, forte che ha fatto la partita perfetta e non c’è stato niente da fare. Poi sai, stai sul 2-0, se nel secondo fai il 2-1 magari… però eravamo troppo… Non eravamo al 100% noi, e se non sei al 100% con questo PSG rischi di perdere e noi abbiamo perso anche giustamente".

Cosa è cambiato da Inzaghi a Chivu? Il vostro è un po’ un problema mentale?

"Sì, ma anche basta anche con lo shock della finale perché siamo grandi e vaccinati. Fa malissimo quella sconfitta, ma abbiamo avuto dei mesi per pensarci, poi però quando si riparte bisogna resettare e andare avanti come in ogni cosa. È arrivato Mister Chivu che si vede che ha giocato e vinto con gruppi forti e si vede come prepara le cose che sono diverse. Gli allenamenti sono diversi da quelli con Inzaghi, sono belli intensi. È una brava persona, ha ottime idee. Mi ha molto stupito in positivo perché sa cosa vuol dire vincere e perdere, sa cosa pensiamo perché è stato giocatore poco tempo fa, ha vinto e giocato in spogliatoi importanti e sà cosa vuol dire avere un gruppo che in questi anni ha fatto cose importanti. Si vede che è intelligente".