Acerbi: "Il gol al Barça? Ho pensato a tutto quello che ho vissuto. Col PSG abbiamo dato tutto"

Proseguono gli estratti da "Io, guerriero", l'autobiografia di Francesco Acerbi edita da Rizzoli con prefazione di Ivan Zazzaroni, e il difensore racconta il cammino nerazzurro in Champions League e quelle emozioni contrastanti tra la semifinale e la finale. Acerbi parte dal suo gol: "In quell'istante ho pensato a tutto quello che avevo vissuto. Alla Lazio, al Sassuolo, alla malattia, al primo gol in Champions, alle vittorie, alle sconfitte. Tutta la mia carriera racchiusa in un secondo. Il calcio, purtroppo, non regala nulla. In finale ci siamo andati, sì. Ma l'epilogo non è stato quello che sognavamo. A Monaco di Baviera, il 31 maggio 2025, contro il Paris Saint-Germain, abbiamo giocato. Davvero.
Ma non è bastato. Loro sono stati più lucidi, più cinici, più bravi di noi. Rimane l'orgoglio per il percorso esaltante che abbiamo fatto. E la delusione per l'epilogo. Tuttavia, chi conosce il calcio sa che la stagione era stata lunga, logorante, piena di battaglie. E qualche scoria l'avevamo addosso. Nel calcio, come nella vita, non si vince sempre. Ogni volta che c'è un vincitore, c'è anche qualcuno che perde. Fa parte del gioco. Quello che so è che non ho nulla da rimproverarmi. Non io, non noi. Abbiamo dato tutto. E arrivare per due volte in tre anni a giocarsi una finale di Champions con questa maglia, in mezzo a mille difficoltà, è un orgoglio che nessuno potrà togliermi. Nemmeno una sconfitta in finale".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
