Le polemiche stanno a zero: la ripartenza dell'Inter passa da Calhanoglu e Thuram. Ora Chivu può unire passato e presente

Una vittoria per riprendere fiato. Una vittoria per riacquisire fiducia nel futuro. Una vittoria per dimostrare di essere ancora in possesso di quella motivazione necessaria per restare ai vertici in ogni competizione disputata. Il significato del successo dell'Inter contro l'Ajax può trascendere il presente per acquisire un valore sostanziale per il futuro.
A convincere della prestazione dei nerazzurri non è stato solo il risultato - che recita un 2-0 finale per la compagine italiana - ma anche il rendimento di alcuni dei suoi principali interpreti. Su tutti, di Hakan Calhanoglu e Marcus Thuram, entrati nel tabellino della sfida contro gli olandesi grazie a due assist (il primo) e due gol (il secondo).
Anche contro l'Ajax, così come contro la Juventus, il centrocampista turco e l'attaccante francese hanno rappresentato le principali fonti di pericolosità della compagine meneghina. Disputando, in entrambi i casi, una prestazione di pregevole fattura durante l'intero arco dell'incontro, con un'intensità e una motivazione tali da far ben sperare tanto per il presente quanto per l'avvenire.
Il fatto che ad incidere in maniera determinante siano stati proprio Calha e Thuram consente di sviluppare un'ulteriore riflessione che esula dallo specifico contesto del terreno di gioco. Ad emergere, infatti, è il tema della capacità di un professionista di superare le voci esterne che, se negative e insistenti, potrebbero creare problemi sul piano psicologico minandone alla radice il percorso individuale. Sulla base di quanto avvenuto al di fuori del campo - e del rendimento visto sul rettangolo verde - si può ben affermare che entrambi siano stati in grado di tenersi alla larga dalle polemiche per concentrare i propri sforzi esclusivamente sul soddisfacimento dell'interesse generale dell'Inter.
Calhanoglu si è ripreso le chiavi del centrocampo, non solo nella forma ma anche nella sostanza, dopo le voci estive riguardo la sua volontà - mai confermata pubblicamente - di approdare al Galatasaray. E lo ha fatto riproponendo quella combinazione ideale di quantità e qualità, intensità e pennellate d'autore, che rappresenta la cifra caratteristica della sua presenza all'Inter. Thuram ha sopperito all'assenza di Lautaro Martinez - risparmiato per un problema alla schiena avvertito negli ultimi giorni - agendo da leader tecnico e mentale dell'attacco nerazzurro. Colpi di testa vincenti - sono già quattro dopo altrettante partite stagionali - progressioni inarrestabili, concentrazione durante l'intera sfida, supporto alla causa del giovane Francesco Pio Esposito, con il quale ha dimostrato una grande sintonia nonostante si sia trattato della prima volta insieme dal primo minuto: sono questi alcuni degli elementi che hanno reso eccellente la prestazione del francese all'Amsterdam Arena.
Amsterdam restituisce all'Inter due delle certezze su cui ha costruito i suoi successi nelle ultime stagioni. Con una riflessione immediata che emerge in questo scenario: da Calhanoglu e Thuram può derivare la svolta su cui il tecnico Cristian Chivu intende fondare la ripartenza della sua Inter. In una connessione tra vecchio e nuovo che potrebbe rappresentare il pilastro della rifondazione nerazzurra.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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