Samardzic-Inter, l'affare è definitivamente saltato. Senza possibilità di ricucire

Questo matrimonio non s'ha da fare, nè domani, nè mai. Prendiamo in prestito una citazione dei Promessi Sposi, che descrive al meglio qualcosa che non è accaduto e non accadrà. Lazar Samardzic non sarà un giocatore dell'Inter, che per la prima volta nella sua storia vede sfumare un acquisto che aveva superato brillantemente le visite mediche. La decisione dei nerazzurri di chiamarsi fuori dall'affare era nell'aria da giorni, da quel cambio repentino delle condizioni imposto dal padre del centrocampista serbo. Si era chiuso con Rafaela Pimenta a 1.5mln/anno più bonus, definendo anche le commissioni, ma evidentemente Samardzic sr. era contrario. Da qui è nato un tourbillon di cambiamenti e giravolte da parte dell'entourage.

Samardzic ha, di fatto, cambiato due agenti in due giorni, affidandosi prima alla sconosciuta L10S e poi a Tolga Dirican (TDS Sports). Nessuno di questi soggetti ha ritirato la richiesta di cambiare le condizioni pattuite con l'Inter, nonostante i tentativi di mediazione dell'Udinese, e nella mattinata di mercoledì il club si è definitivamente chiamato fuori da un'operazione da 20mln più bonus (4mln di prestito, 16mln di obbligo). Inaccettabili e inqualificabili i cambi d'opinione dell'entourage e le mancate prese di posizione del ragazzo, che pure era apparso entusiasta di vestire la maglia dell'Inter.

Marotta e Ausilio non hanno mai discusso di cifre o aperto ai dialoghi coi nuovi agenti, mettendo in chiaro una cosa: l'operazione si sarebbe chiusa solo alle vecchie condizioni. Non hanno ricevuto la risposta attesa. Samardzic non sarà dunque nerazzurro e resterà all'Udinese, facendo conseguentemente saltare l'operazione per Giovanni Fabbian: l'ex Primavera appare vicino al Frosinone, mentre sul serbo potrebbe muoversi la Juventus. E i nerazzurri, a meno di sorprese, si muoveranno per un difensore e avranno in Sensi il sesto centrocampista. Con l'ex Monza e Sassuolo chiamato a confermare l'ottimo precampionato.